BORGO SAN DALMAZZO - Furto al Best One di Borgo San Dalmazzo: a processo un pregiudicato

Il 36enne avrebbe caricato sull’auto della fidanzata vari prodotti per il giardinaggio, trovati sul piazzale del negozio in periodo di lockdown

a.c. 09/04/2021 17:05

 
Si tratta di materiali di scarsissimo valore, non più di un centinaio di euro. Tanto è bastato però a mandare a processo per furto un pregiudicato 36enne di Borgo San Dalmazzo, J.C., dopo la denuncia presentata dai titolari del Best One di via Cuneo.
 
I fatti risalgono al 25 aprile dello scorso anno, in pieno periodo di lockdown. Una pattuglia dei carabinieri di Valdieri, allertati dalla centrale operativa, aveva rinvenuto nell’abitato di Borgo una Ford Focus azzurra segnalata come sospetto veicolo utilizzato per il furto. All’interno i militari avevano trovato vari oggetti: per la precisione sette vasi di fiori di plastica, sei sacchi di terriccio universale, una scatola contenente buste e lattine con alimenti per animali, due tagliasiepi arrugginite, quattro confezioni di gel candeggina, quattro sacchi di argilla espansa, cinque panni per la pulizia del pavimento, un monopattino arrugginito, due sacchi contenenti oggetti per hobbistica e scarti, un innaffiatoio in plastica. Prodotti che si sarebbe pensato essere di scarto, ma che i proprietari del negozio avevano riconosciuto come propri e destinati alla vendita.
 
È emerso in seguito che la proprietaria dell’auto, una 27enne roccavionese, era all’oscuro della provenienza illecita dei materiali stipati nel veicolo. In aula la donna ha raccontato di essersi limitata ad accompagnare il fidanzato e convivente J.C. sul retro del Best One: “Mi aveva detto che bisognava aiutare delle persone a spostarli e che parte di questa oggettistica era stata donata a noi. Io ho acconsentito malvolentieri perché mi sembravano prodotti inutilizzabili e perché essendoci il lockdown non avremmo dovuto nemmeno essere lì”.
 
L’imputato, già condannato nel dicembre scorso per il furto di una bicicletta a Robilante, ha precedenti specifici. Per lui il pubblico ministero ha chiesto la condanna a sei mesi di reclusione e 300 euro di multa. Il giudice ha aggiornato il processo alla prossima udienza per l’arringa difensiva e la sentenza.

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