CUNEO - Guerra tra le suore dell’eremo ortodosso di Demonte per il possesso di nove asinelli

Madre Scolastica accusa suor Laura di aver falsificato la donazione degli animali. Da tempo le due religiose del convento di Fedio sono divise da dissidi spirituali

Andrea Cascioli 12/11/2020 18:23

 
È una guerra di carte bollate che va avanti da anni e che divide le due fondatrici dell’eremo ortodosso di Santa Mirofora Maria Maddalena a Fedio, una borgata del comune di Demonte.
 
Al centro della contesa ci sono dissidi di natura spirituale maturati alcuni anni fa, dopo un quindicennio di convivenza e preghiera. Madre Scolastica dello Spirito Santo, al secolo Maria Luisa Cordera, è la rappresentante legale dell’associazione Monte Luce dalla quale dipende il monastero, mentre suor Laura Cazzaniga ne è stata estromessa nel 2017 con sentenza civile.
 
Ora suor Laura deve rispondere delle accuse di falso ideologico, falso materiale e truffa formulate a suo carico dalla ex consorella. L’oggetto del contendere riguarda nove asinelli che il monastero aveva ricevuto in donazione: secondo la denuncia presentata dalla madre superiora, la Cazzaniga si sarebbe appropriata senza averne titolo degli animali e dei relativi libretti sanitari. Questo in virtù della sua precedente qualifica di vicepresidente dell’associazione dalla quale in realtà sarebbe già stata espulsa all'epoca dei fatti contestati. La questione è emersa dopo il rogo dell’eremo, completamente distrutto dalle fiamme nella notte del 12 febbraio 2018. Gli asinelli, secondo quanto riferito da madre Scolastica, erano finiti in parte a Roccavione dove suor Laura aveva trovato una nuova sistemazione e in parte a Magenta in provincia di Milano: “Sono andata dai carabinieri per segnalare di non avere più i loro libretti sanitari. Dall’Anagrafe equina di Cuneo ho saputo che non erano più in carico all’associazione ma erano considerati proprietà della sorella Cazzaniga”.
 
Sulle attività di indagine ha deposto il brigadiere Enrico Gallizio dei carabinieri forestali, confermando che nel marzo 2017 suor Laura si era presentata come vicepresidente della Monte Luce presso l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte, che aveva in seguito sporto querela contro di lei. I forestali avevano ritrovato a Roccavione quattro dei nove asini, mentre la stessa suor Laura aveva consegnato loro i libretti sanitari degli altri cinque esemplari trasferiti in Lombardia.
 
Dal 2018 la religiosa si è trasferita in località Tetto Biasin, nel comune di Roccavione, dove continua l’attività di allevamento e di pet therapy che svolgeva già presso l’eremo di Fedio. Lo scorso anno uno dei due esemplari di alpaca che la suora affittava ai turisti, Joy, era stato sbranato da un cane durante una passeggiata: l’episodio e il successivo appello di suor Laura per il finanziamento delle cure, purtroppo vane, avevano suscitato grande commozione. Su questa vicenda si è in seguito arrivati a un risarcimento per la proprietaria dell'alpaca e per le due donne che quel giorno accompagnavano Joy.
 
Il processo a carico di suor Laura è stato rinviato al prossimo 12 gennaio.

Notizie interessanti:

Vedi altro