VERNANTE - “Il delitto di Vernante non è opera di un professionista”

Primi dettagli dell’inchiesta sull’omicidio di Klaudio Myrtaj, il 34enne assassinato in falegnameria. Si attende l’autopsia e, forse, un aiuto dalle telecamere

Andrea Cascioli 06/11/2023 16:00

Chi ha sparato a Klaudio Myrtaj non è un professionista del crimine: ne è convinta la Procura di Cuneo, in base ai primi dettagli emersi sull’omicidio dell’operaio albanese 34enne, freddato nel pomeriggio di sabato all’interno della falegnameria per cui lavorava a Vernante.
 
Eppure sono molti i dubbi attorno al delitto, a cominciare dal movente: quello passionale, di cui si è parlato in queste ore, non è confermato né smentito dagli inquirenti. Nel paese della val Vermenagna, poco più di un migliaio di anime, in molti ricordano “il biondino della falegnameria”: un lavoratore, un bravo ragazzo, uno che non dava troppe confidenze ma che non aveva mai creato problemi. Nessuno, nel bar a pochi passi dal cortile in cui è stato trovato agonizzante, ha idea di cosa possa essere successo. Qualche aiuto agli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Attilio Offman, potrebbe arrivare dall’autopsia. A uccidere il 34enne è stato un colpo di pistola alla testa, ma il suo assassino non si è curato del fatto che la vittima fosse ancora viva, quando ha lasciato il cortile di via Umberto I. O forse, preso dal panico, non se n’è accorto.
 
Un delitto d’impeto? Non si esclude nemmeno questa possibilità, sebbene svariati indizi lascino pensare a una fredda premeditazione: chi ha ucciso ha atteso che Myrtaj fosse solo e ha agito di sabato pomeriggio, quando erano chiusi gli uffici del municipio che ha sede in quello stesso stabile. Nessuno ha sentito un rumore di spari, un accenno di discussione ad alta voce tra la vittima e l’aggressore. Nessun segno di lotta: nel garage antistante il laboratorio, ora posto sotto sequestro, attrezzi e assi di legno sono in perfetto ordine. C’è anche un flessibile posato su una tavola, tra due cavalletti. Le telecamere non coprono l’area del municipio, ma qualche occhio elettronico in paese potrebbe aver registrato immagini utili.
 
Su questo contano molto ovviamente i carabinieri che stanno svolgendo le indagini e che in questi due giorni hanno ascoltato tutte le persone più a stretto contatto con Myrtaj.

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