CUNEO - Il mondo del giornalismo cuneese saluta Piero Carosso, aveva 74 anni

A lungo dipendente dei magazzini Miroglio, ha lasciato questo mondo stasera. Raccontava lo sport con gli occhi di un bambino che non ha mai smesso di sognare

Piero Carosso (foto Danilo Ninotto)

s.m. 22/01/2021 22:59

Cristini, Cristini, ha segnato Cristini!”. Ad un certo punto il grido della telecronaca di una partita del Cuneo Calcio fu interrotto da una voce fuori campo: “Piero, non ha segnato Cristini”. La telecronaca proseguì: “E chissenefrega, l’importante è che abbiamo segnato!”. 
 
In barba alle regole basilari del giornalismo oggi non staremo troppo a precisare il dove, il quando e il perché: bastano il chi e il cosa. Quando Piero Carosso commentava le partite casalinghe del Cuneo Calcio era un fiume in piena. Questo breve scambio di battute, avvenuto qualche anno fa nella tribuna stampa dello stadio F.lli Paschiero, quando faceva le telecronache dalla sala stampa, ci aiuta a raccontare la passione e la spontaneità che aveva per lo sport e per i colori biancorossi. 
 
Ci piace ricordarlo così, con il sorriso. Lui, grande appassionato del rettangolo verde e di motori (con qualche sbandata per la pallavolo), aveva fatto della sua passione un secondo lavoro grazie alle telecronache e i servizi sugli eventi del Cuneese.
 
Per anni dipendente dei magazzini Miroglio di corso Nizza, ha lasciato questo mondo stasera, venerdì 22 gennaio, a 74 anni. Raccontava lo sport con gli occhi e le parole di un bambino che non ha smesso di sognare. Quando la notizia della sua scomparsa ha iniziato a correre tra le chat di Whatsapp e sui social sono arrivati messaggi di cordoglio dal mondo del giornalismo e dello sport locale. Il suo stile diretto e ruspante rimarrà nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
 
L’ultima sua trasmissione in onda è stata ‘Cuneo Sport’ su Grp Televisione, ma in molti ricordano tra i cult ‘Cuore biancorosso’ un appuntamento settimanale dedicato al Cuneo Calcio con le note di ‘Heros’, di David Bowie, come sigla. Pioniere della narrazione dello sport nella Granda, in passato aveva collaborato con Radio Piemonte Sound e Radio Stereo 5.
 
Lascia la moglie Franca, le due figlie Daniela e Sabrina e i nipoti Alice, Matteo e Jacopo.

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