VERNANTE - La compagna di viaggio morì sulla statale del Tenda: assolto un motociclista

Uno sbandamento in curva aveva causato la morte della commercialista albese 42enne Daniela Rivella. Per il tribunale non ci fu imprudenza

a.c. 03/12/2019 20:11

 
Si è concluso con un’assoluzione perché il fatto non sussiste il processo per omicidio colposo stradale contro S.R., il motociclista che la Procura riteneva responsabile dell’incidente mortale occorso nella mattina del 24 giugno 2017 a Daniela Rivella, commercialista 42enne di Alba con studio a Neive.
 
S.R. era alla guida della BMW Gs sulla quale viaggiava come passeggera la donna. I due si trovavano sulla statale 20 del Colle di Tenda, diretti verso la Francia, quando all’altezza dello svincolo per la cava Silver di Vernante l’uomo aveva perso il controllo del veicolo.
 
La moto era scivolata per una cinquantina di metri mentre il guidatore affrontava una curva, schiantandosi contro il guardrail sulla corsia di marcia opposta. Per S.R., incolume, solo un forte shock, ma la sua compagna di viaggio purtroppo era morta sul colpo dopo essere stata sbalzata sull’asfalto, sebbene indossasse il casco. I rilievi eseguiti dalle forze dell’ordine avevano chiarito che le condizioni della strada erano ottimali, così come quelle metereologiche.
 
Un altro motociclista, transitato pochi attimi dopo, aveva detto di non aver notato una velocità eccessiva o un atteggiamento imprudente da parte dell’altro guidatore, nonostante si fosse piegato molto in curva. Il testimone non escludeva però che il manto stradale potesse averlo tradito: “È un tratto compreso tra due cave, i camion che entrano ed escono perdono sabbia e possono rendere l’asfalto sdrucciolevole”.
 
Secondo il consulente del procuratore aggiunto Gabriella Viglione, che aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi, l’incidente poteva essere imputabile a una disattenzione o alla guida inappropriata del centauro. Un’ipotesi alla quale si è opposta la difesa, ritenendo piuttosto che la vittima potesse essere stata colta di sorpresa, forse a causa di un colpo di sonno, mentre la moto affrontava la curva.

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