CUNEO - La denuncia di un cuneese: “Infuriato per un colpo di clacson, mi ha minacciato con l’accetta”

Nei guai un 38enne albanese, identificato come guidatore dell’auto. Avrebbe costretto l’altro ad accostare, dopo avergli tagliato la strada sulla Est-Ovest

a.c. 02/12/2022 19:10

“Non avevo mai visto questa persona in vita mia, è successo tutto per un colpo di clacson”. A raccontarlo, oltre un anno dopo i fatti, è un 25enne cuneese, minacciato con un’accetta mentre stava guidando per tornare a casa.
 
Secondo gli inquirenti il responsabile di quel gesto inconsulto sarebbe un albanese di 38 anni, R.K., residente a Cuneo e già conosciuto dalle forze dell’ordine. Nel periodo in cui si erano verificati i fatti, l’ottobre del 2021, era stato ammesso a una misura alternativa alla detenzione e affidato in prova ai servizi sociali. A lui i carabinieri sono risaliti in base alla descrizione della persona offesa e alla targa che il giovane aveva memorizzato, con un’incertezza relativa alle ultime due lettere.
 
In aula il 25enne ha ripercorso quanto accaduto tra la galleria della Est-Ovest e la rotonda che conduce verso Confreria: “Entrando nel tunnel ho visto una station wagon grigia che continuava a fare manovre azzardate, c’era una sola persona a bordo con indosso le cuffie. Guidava in malo modo, come se stesse giocando. Arrivato alla rotonda dovevo girare a destra, nel momento in cui stavo per farlo mi ha sorpassato da destra e io ho clacsonato”. Tanto sarebbe bastato, precisa l’autore della querela, per scatenare la violenta reazione dell’altro automobilista: “Si è fermato costringendomi a inchiodare, poi è uscito dalla macchina e ha aperto il portellone della mia auto dal lato passeggero. Urlava frasi come ‘non devi rompere il c… a me per come guido’ e ‘ti ammazzo’”. Alle minacce verbali avrebbe fatto seguito un gesto ancora più inquietante, quando il soggetto era tornato verso la sua auto per prendere un’accetta: “L’ha mostrata un paio di volte, per farmi capire che avrebbe avuto il coraggio di usarla. Poi si è rimesso alla guida ed è andato via”.
 
La targa indicata è risultata corrispondere a una Peugeot 307 di colore grigio chiaro, in uso a R.K. e intestata a un suo congiunto. La vittima della minaccia aveva riconosciuto lo stesso R.K. dalle fotografie mostrate: spontaneamente, prima ancora della perquisizione, l’albanese aveva fornito agli inquirenti la sua accetta. Il 20 gennaio si attendono l’esame dell’imputato e la conclusione del procedimento penale.

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