CUNEO - La Guardia di Finanza ha scoperto a Cuneo una palestra abusiva, aperta nonostante le norme anti Coronavirus

Ad insospettire gli agenti delle Fiamme Gialle la presenza di alcune persone che erano state sanzionate nelle vicinanze e che indossavano abbigliamento sportivo

Redazione 15/05/2020 08:07

La Guardia di Finanza di Cuneo, nell’ambito dei controlli per l’osservanza dei divieti legati all’emergenza Coronavirus, hanno proceduto alla chiusura di una palestra abusiva in quanto sprovvista della necessaria autorizzazione da parte del Comune di Cuneo che, per essere rilasciata, necessita anche dei previsti nullaosta delle autorità competenti in materia sanitaria e di sicurezza. Inoltre, i locali dovevano, comunque, essere chiusi a causa dell’attualmente emergenza epidemiologica.
 
L’attività operativa da parte dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria è stata la conclusione di accertamenti eseguiti sul territorio che, nei giorni
precedenti, avevano portato a sanzionare, ai sensi della normativa Covid-19, alcune persone che sostavano nelle vicinanze, senza giustificato motivo, ma che, per l’abbigliamento ed i borsoni al seguito, facevano intuire la presenza di qualche locale dove svolgere attività fisica.
 
I militari hanno quindi individuato il luogo dove venivano effettuati gli allenamenti ed infatti, all’atto dell’accesso, è stata riscontrata la presenza di numerosi
macchinari per l’attività di body building ed altre attrezzature tipiche di una vera e propria palestra. Inoltre, coloro che stavano usufruendo dei macchinari, non solo non indossavano le previste dotazioni di protezione individuale (guanti e mascherine), ma si stavano allenando nonostante il divieto imposto dalla legge.
 
I frequentatori sono stati pertanto sanzionati per essersi spostati dal proprio domicilio in assenza di giustificato motivo mentre al titolare della palestra è stata comminata la sanzione pecuniaria oltre alla prevista chiusura dell’esercizio così come disposto dall’ultimo Dpcm. Come detto, dato l’esercizio abusivo dell’attività e l’assenza dei previsti requisiti di sicurezza, sono in corso ulteriori accertamenti che potrebbero sfociare anche in illeciti di natura penale.

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