CEVA - Maltempo, allerta rossa per le valli Tanaro, Bormida e Belbo

Le forti precipitazioni stanno determinando un generalizzato innalzamento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua: l'Arpa alza il grado di allerta

Redazione 23/11/2019 13:28

Cresce lo stato di allerta per il maltempo, con le piogge che nelle ultime ore si sono fatte più intense in diverse zone della regione. Secondo quanto riportato dall'ultimo bollettino diffuso da Arpa Piemonte nelle prossime ore sono attese ancora precipitazioni intense e diffuse su tutta la regione ed una marcata intensificazione della ventilazione: lo scirocco proveniente dall’alto Tirreno alimenterà piogge molto forti che persisteranno per tutta la giornata sull’astigiano, l’alessandrino e la zona orientale della Granda. Nel corso del pomeriggio flussi più orientali apporteranno precipitazioni forti anche sulla zona alpina e pedemontana occidentale. La quota neve tenderà a rialzarsi fino a 1500-1600 m nel pomeriggio.
 
Le forti precipitazioni stanno determinando un generalizzato innalzamento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario, con superamenti delle soglie di guardia per i torrenti Bormida e Scrivia. Nelle prossime ore si prevedono incrementi significativi e repentini dei livelli idrometrici sui corsi d’acqua appenninici, con il superamento della soglia di pericolo per Bormida, Orba e alto Tanaro. Per questa zona, che comprende le valli Tanaro, Bormida e Belbo, l'Arpa ha diramato lo stato di allerta rossa, quello di massimo grado, per rischio idrogeologico e idraulico. Allerta arancione in tutto il resto della regione, ad esclusione delle valli Maira, Varaita e Stura, dove si segnala un’allerta gialla.
 
Attenzione massima anche per quanto riguarda le valanghe. Già da questa mattina ne sono state osservate di piccole e medie dimensioni, soprattutto di neve umida o bagnata al di sotto dei 2200 m. Dal pomeriggio, con l'intensificazione delle nevicate in quota, è previsto un rapido aumento dell'attività valanghiva spontanea su tutta la regione, con valanghe di dimensioni grandi o molto grandi che potranno raggiungere le zone antropizzate ed interferire con la viabilità e le infrastrutture di fondovalle. In particolare sulle Alpi Pennine e Alpi Graie, dove i quantitativi attesi sono particolarmente abbondanti, le valanghe saranno più diffuse e di maggiori dimensioni.


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