CUNEO - Medico accusato di molestie sessuali, contro di lui anche la parola di un’altra paziente

Una donna riferisce di essere stata oggetto di attenzioni improprie dopo un ricovero, un’altra denuncia un’ispezione vaginale subita senza il suo consenso

Andrea Cascioli 14/10/2025 19:00

Non c’è solo una paziente ad accusare il neurochirurgo 48enne a processo per violenza sessuale, dopo la denuncia della cuneese all’epoca 27enne. Anche un’altra donna ha parlato di atteggiamenti molesti da parte del dottore, durante un ricovero risalente ormai a una quindicina di anni fa. La signora aveva subito un’emorragia cerebrale a seguito di un incidente domestico ed era stata operata. “Dopo le dimissioni ha continuato a mandare messaggi e cercarmi” ricorda, sostenendo di non aver mai considerato quello tra loro come qualcosa di diverso da un rapporto tra medico e paziente: “Nei messaggi, inviati con frequenza giornaliera, mi diceva che ero una persona speciale e voleva conoscermi di più. Veniva senza motivo a casa mia, a volte anche solo per saluto”. In un’occasione, aggiunge, “quando ho aperto la porta mi ha dato un bacio in bocca e se ne è andato, mi sono arrabbiata molto”. L’episodio per cui lo specialista è sotto accusa risale invece al 2021. L’autrice della querela ha menzionato palpeggiamenti ritenuti impropri e una vera e propria “ispezione” vaginale eseguita senza indossare i guanti. “Avevo intuito che ci fosse qualcosa di storto, sbagliato, schifoso, ed ero turbata da questo” ha confidato in lacrime la giovane, durante il suo esame in aula. Tutto ciò sarebbe accaduto durante la seconda visita nello studio privato del neurochirurgo: “Non ho detto che ero a disagio perché avevo molto dolore alla schiena, volevo solo che qualcuno mi dicesse cosa avevo”. Anche lei riferisce di approcci estranei alla sfera professionale: “Mi diede il numero di telefono personale e mi disse di scrivere un messaggio per fargli sapere come stessi, cosa che nella prima visita non aveva fatto”. Le due donne, conoscenti personali per il tramite della madre della 27enne, si erano poi confrontate sulle rispettive esperienze: “Quando ho saputo di quell’episodio mi sono gelata, forse avrei dovuto denunciarlo io” afferma la testimone. Anche lei, nel suo esame, ha parlato di un palpeggiamento sugli organi sessuali durante la visita: “L’ho fatto smettere e gli ho detto che non era assolutamente il caso” ricorda. Nell’ultima udienza ha parlato un ex collega dell’imputato, che lo aveva conosciuto nel periodo in cui il medico lavorava in ospedale: “Ha un modo di scherzare un po’ esuberante e un umorismo pecoreccio” ha osservato, precisando però di non averlo sentito rivolgere apprezzamenti pesanti sulla paziente che era stata ricoverata. “Mai sentito lamentele su atteggiamenti inopportuni in ospedale” conferma un altro specialista: “È una persona allegra e scherzosa”.

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