CUNEO - Migranti sfruttati nei campi tra la Granda e l'astigiano: arrestata una quarantenne

La donna, italo-albanese, insieme ad altre tre persone reclutava i braccianti con minacce e intimidazioni fornendo loro alloggi fatiscenti e sporchi

Redazione 22/06/2020 09:07

Sfruttava fino a undici ore al giorno nei vigneti, in diverse aziende agricole dell'astigiano e della provincia di Cuneo, braccianti maltrattati e alloggiati in locali fatiscenti e sporchi. Con queste accuse una quarantenne con doppia cittadinanza, italiana e albanese, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Canelli. Nell'ambito della stessa operazione, inoltre, tre suoi "collaboratori" sono stati denunciati a piede libero. A darne notizia è l'Ansa.
   
Una trentina i lavoratori di origine africana, cingalese, indiana e albanese vittime degli sfruttatori che, secondo le indagini guidate dal sostituto procuratore della Repubblica di Asti Francesca Dentis, venivano pagati circa 6 euro l'ora, cifra che veniva decurtata delle spese di alloggio e trasporto. I giovani venivano reclutati anche con intimidazioni e minacce, in luoghi di rifugio improvvisati, stazioni ferroviarie, giardini pubblici e alla sede della Caritas di Canelli. I militari hanno sequestrato anche tre veicoli e denaro.
 
Secondo le indagini, durate quasi un anno, il profitto complessivo fruttato alla donna arrestata e ai suoi connazionali grazie allo sfruttamento dei lavoratori, ammonterebbe a circa 75 mila euro. Ancora in corso accertamenti di polizia economico-finanziaria per accertare le irregolarità previdenziali e fiscali ai danni di altri 82 braccianti. 

Notizie interessanti:

Vedi altro