CUNEO - Molestò due minorenni alla stazione di Cuneo, altra condanna per l’“orinatore seriale” di Borgo

Col pretesto di chiedere una sigaretta il maghrebino aveva palpeggiato le ragazzine. Solo la scorsa settimana per lui l’ultima sentenza: l’accusa era stalking ai vicini

a.c. 18/11/2022 17:50

Era finito sui ruoli di udienza del tribunale solo sette giorni fa, con l’accusa di stalking condominiale. Ci è ritornato questa mattina, con l’accusa ancora più grave di molestia sessuale su due minorenni.
 
A.Z., cittadino marocchino nato a Casablanca nel 1980, è ormai un habitué delle aule di giustizia. A suo carico una sola condanna definitiva per resistenza a pubblico ufficiale, rimediata lo scorso anno a Milano. A Cuneo però si è già segnalato in altre due occasioni: nel gennaio di quest’anno era stato condannato a quattro mesi e venti giorni di arresto per lancio di oggetti e atti osceni, la settimana scorsa a un anno e quattro mesi di reclusione (stalking e minaccia le imputazioni). Residente a Borgo San Dalmazzo, è tristemente noto per le sue intemperanze nel vicinato di via Roma. I condomini confermano di averlo visto più volte orinare dal balcone e lanciare oggetti, comprese bottiglie di vetro. Senza contare gli episodi di minaccia con il coltello ai danni di una coppia che sono all’origine della precedente sentenza.
 
Stamani il plurimputato era chiamato a rispondere di un episodio avvenuto nell’ottobre di un anno fa nei pressi della stazione di Cuneo. Dopo essersi avvicinato a due ragazzine, con la scusa di chieder loro una sigaretta, il nordafricano aveva accarezzato per alcuni secondi il ginocchio delle giovanissime, passando poi a toccarsi i testicoli e accompagnando il tutto con frasi oscene. Erano state le due adolescenti, una quindicenne e una diciassettenne, a raccontare in seguito l’accaduto alle forze dell’ordine.
 
Il pubblico ministero Raffaele Delpui, lo stesso dell’ultimo processo affrontato dal 42enne, ha chiesto per lui la condanna a quattro mesi di arresto: la richiesta teneva conto della riduzione per la scelta del rito abbreviato. Il giudice Sandro Cavallo lo ha condannato a un mese. Nei confronti dell’imputato è già stata disposta in due occasioni la revoca della sospensione condizionale.

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