È morto nel carcere torinese “Lorusso e Cutugno” il detenuto pugliese di 51 anni che pesava circa 265 chili e che nelle scorse settimane era finito al centro di un caso che aveva toccato anche il carcere e la città di Cuneo. Secondo quanto riportato dall’Ansa, l'uomo ha avuto un arresto cardiaco ed è stato soccorso dal 118, ma i tentativi di rianimazione sono stati inutili. Il detenuto stava scontando una pena fino al 2040 per reati di truffa. Era stato trasferito nei primi giorni di ottobre dal carcere di Marassi, a Genova, a quello di Torino, dove era stata realizzata una cella apposita per le sue condizioni fisiche.
In precedenza era stato assegnato al “Cerialdo” di Cuneo, dove però non era entrato a causa dell'assenza di una cella idonea a ospitare una persona nelle sue condizioni fisiche: da lì era stato ricoverato al “Santa Croce”, piantonato giorno e notte degli agenti di Polizia penitenziaria. Una situazione che aveva suscitato polemiche da parte dell'Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che aveva contestato l'impiego di "dieci agenti al giorno sottratti al personale già in affanno della casa circondariale cuneese".
Il Dap aveva poi disposto il trasferimento a Torino, dove era stata allestita una cella adeguata alle sue esigenze.