CUNEO - Nel centro storico di Cuneo minaccia un ragazzino con una bottiglia di vetro

Teatro del deplorevole fatto una via nei pressi di piazza Seminario. Il responsabile è un senzatetto ivoriano, noto alle forze dell’ordine e conosciuto in città

a.c. 20/01/2022 15:46

Una minaccia con una bottiglia di vetro nel pieno centro di Cuneo, a pochi passi da piazza Seminario. Sarebbe un episodio inquietante a prescindere, ma lo è a maggior ragione perché in questo caso la vittima è un ragazzino di appena dodici anni.
 
Esattamente due anni fa, il 20 gennaio, il giovane si trovava in via Fossano, appoggiato al portone di un condominio. Stava aspettando un compagno di scuola con cui sarebbe andato a catechismo. Al posto dell’amichetto, però, aveva visto provenire dalla piazza un uomo di colore, con un’andatura barcollante. Quel che è accaduto dopo lo ha riferito lui stesso al giudice Mauro Mazzi: “L’ho visto passare una prima volta, dopo qualche minuto è tornato con una bottiglia di vetro in mano”.
 
Il ragazzino ha spiegato di aver cercato di sottrarsi alla vista dell’uomo, anche perché in quel momento era solo nella strada e senza vie di fuga: “Lui si è avvicinato veloce e ha fatto il gesto di lanciarmi contro la bottiglia. Mi sono impaurito, lui si è messo a ridere e ha detto solo ‘ah, ti ho spaventato’. Poi ha proseguito sulla via, rideva e barcollava”. Comprensibile il suo timore: “Mio figlio nell’occasione si è molto allarmato. Per la verità continua ad avere paura perché questa persona l’abbiamo vista spesso sotto i portici di Cuneo, in via Roma e in corso Nizza” ha aggiunto il padre del protagonista di questa disavventura.
 
L’incedere caratteristico di quell’individuo è stato un fattore determinante nell’attirare l’attenzione della piccola vittima qualche giorno dopo. Rivedendolo sotto i portici, questa volta in corso Nizza, il giovane era stato in grado di riconoscerlo come colui che aveva brandito la bottiglia a pochi centimetri dalla sua faccia. Il padre ha spiegato: “Quando ho superato l’uomo che mi aveva indicato mio figlio, per fotografarlo, mi ha anche ringraziato della foto. Penso non fosse molto presente a se stesso, altre volte l’ho visto barcollare sotto i portici e dare in escandescenze”.
 
I carabinieri lo hanno individuato e poi sottoposto a identificazione da parte del dodicenne. Si tratta di M.D., un senzatetto nato nel 1979 in Costa d’Avorio e ben noto alle forze dell’ordine che l’avevano già fermato più volte. Per lui il pubblico ministero Alessandro Bombardiere ha chiesto la pena di sei mesi di reclusione e 200 euro di multa, richiesta a cui si è associato l’avvocato di parte civile Enrico Gallo domandando un risarcimento di mille euro a cui subordinare i benefici di legge. Da parte della difesa sussisteva soprattutto il dubbio circa l’imputabilità del soggetto: “Ha dato l’impressione di porre in essere una minaccia che sicuramente non c’era. L’andatura barcollante è sintomo di una diminuita capacità di autocontrollo motorio, forse legata a un’incapacità di intendere e di volere”.
 
Il procedimento si è concluso con una condanna a sei mesi di reclusione e mille euro di risarcimento.

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