CUNEO - Nella notte dei festeggiamenti per la Nazionale vandalizzata una scultura nel quartiere Donatello

L'opera 'Siamo al dolce', donata dalla Fondazione Peano, era stata inaugurata a inizio mese. Il presidente della Cdq:"L'ignoranza di qualcuno ci fa fare un passo indietro"

Samuele Mattio 13/07/2021 10:39

 
Era stata inaugurata nella piazzetta del quartiere Donatello lo scorso sabato 3 luglio 2021 l’opera intitolata "Siamo al dolce?" di Barbara Stievano, ma a neanche dieci giorni dalla partecipata cerimonia (c’era anche il sindaco di Cuneo Federico Borgna) è stata vandalizzata. I fatti nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 luglio, mentre la città era in festa per la vittoria italiana del campionato europeo di calcio
 
Ad accorgersi dei danni sono stati alcuni residenti che hanno allertato il presidente della Casa del Quartiere Alberto Ubezio: “Al mattino alle sette ci siamo trovati questa sorpresa - spiega amareggiato -.  Cerchiamo di lavorare in sinergia con tutte le associazioni per dare un valore aggiunto al quartiere e renderlo più bello. Purtroppo l’ignoranza di qualcuno ci fa fare un passo indietro e ci porta a dover lavorare per rimettere tutto a posto”.
 
L’associazione sta valutando se procedere alla denuncia nei confronti di ignoti. Intanto si moltiplicano le manifestazioni di sdegno da parte dei residenti del quartiere, che hanno espresso il loro disappunto per il gesto gratuito allo stesso Ubezio e ai componenti della Casa del Quartiere. L’opera era stata donata dalla Fondazione Peano al Quartiere. Vincitrice dell’edizione 2019 del Concorso Scultura da Vivere “Arte, sviluppo sostenibile e riciclo”, la sua installazione era stata più volte rimandata per le restrizioni legate alla pandemia.
 
L’opera, che rappresenta un cucchiaino da dessert che affonda in una fetta di torta al cioccolato fondente, è rivestita dallo stiramento a caldo di sacchi neri per l’immondizia. La scultura vuole far riflettere sui danni che l’azione dell’uomo ha creato all’ambiente attraverso l’uso smodato della plastica. È la terza opera che la Fondazione Peano ha donato nel quartiere Donatello, dopo “L’incontro” di Giulia Di Santo e “La città che sale” di Gaspare Marziano. 
 

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