ALBA - 'Non c’è una banda di rapinatori che ha preso di mira le ville sulle colline di Alba'

Dopo la notizia di un nuovo assalto in villa, avvenuto ai danni di un ex dirigente Ferrero, il comandante Pettinato allontana un'ipotesi che ha serpeggiato nell'opinione pubblica

09/01/2020 11:37

 
 
"Non c’è una banda di rapinatori che ha preso di mira le ville sulle colline di Alba”. Il comandante provinciale del Reparto Operativo dei Carabinieri, il tenente colonnello Marco Pettinato, allontana lo spettro di un’organizzazione criminale che ha puntato l’Albese. L’ipotesi serpeggia nell’opinione pubblica: un nuovo fatto di cronaca, di cui ha dato notizia stamane, giovedì 9 gennaio, il quotidiano ‘La Stampa’, un assalto in villa commesso il 22 dicembre scorso sulla collina di Altavilla ai danni di un ex dirigente Ferrero e di sua moglie, non sarebbe però collegato alla colpo messo a segno nell’abitazione del produttore vinicolo Enrico Scavino, avvenuto il 30 dicembre. “Non ci sono elementi per affermarlo - spiega Pettinato, analizzando il caso -. Molto probabilmente i malviventi si sono introdotti con l’intenzione di rubare, pensando che in casa non ci fosse nessuno. Una volta trovatisi al cospetto dei padroni di casa, hanno chiesto i preziosi e l’apertura della cassaforte, ma senza usare violenza fisica”. L’azione criminale ha avuto luogo intorno alle 19, quando l’edificio era circondato dal buio: quattro ladri hanno risalito una grondaia, per poi scassinare una porta finestra al piano superiore e introdursi all’interno dell’abitazione.
 
I banditi avevano il volto coperto. “È un accorgimento utilizzato per sfuggire a eventuali telecamere di videosorveglianza”. Il bottino del colpo avvenuto prima di Natale ammonta a qualche migliaia di euro in contanti, mentre resta da quantificare il valore dei gioielli. Come agiscono queste bande? “Sono delle ‘batterie’ che si formano per specifici furti in abitazione, i cui componenti non sono sempre gli stessi. Non hanno una territorialità, ma si muovono su un territorio molto vasto, possono colpire un giorno ad Alba e quello dopo in un centro molto distante”. “Il loro equipaggiamento è composto da cacciavite, piede di porco e materiale per travisarsi, tendenzialmente non entrano armati e non usano violenza” conclude il comandante. Niente allarmismi, ma occhi aperti.
 
 

Samuele Mattio

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