La Procura di Cuneo ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini alle sei persone sotto inchiesta per la morte di Anisa Murati, la bambina di sette anni che perse la vita il 17 luglio 2024, annegando nel lago del Bioparco di Bottonasco a Caraglio. La piccola vi si trovava in gita con l’Estate Ragazzi organizzata dalla parrocchia di Demonte. Gli indagati per la sua morte sono il gestore del Bioparco, il parroco di Demonte, due animatrici, il responsabile dell’ufficio Lavori Pubblici del Comune di Caraglio e il direttore dei lavori e progettista del Bioparco. L’accusa per tutti è omicidio colposo (per il responsabile dell’ufficio comunale e il progettista anche falso in atto pubblico). Con la conclusione delle indagini, i sei avranno ora la possibilità di presentare le loro memorie difensive e di richiedere di essere interrogati. Diverse le contestazioni della Procura nei confronti degli indagati: si va dall’insufficiente numero di assistenti ai bagnanti e di animatori dell’Estate Ragazzi alla scarsa presenza di cartellonistica e di sistemi di sicurezza all’interno del Bioparco, passando per alcune discordanze tra la struttura di frazione Bottonasco e il suo progetto esecutivo.