CUNEO - Omicidio Auchan, Borgheresi sarà sottoposto a perizia psichiatrica

Il giudice ha accolto la richiesta presentata dalla difesa del militare 43enne, reo confesso per l’assassinio di Mihaela Apostolides. Il 29 ottobre la sentenza

in foto: Francesco Borgheresi ricevuto in udienza dal papa

Andrea Cascioli 20/05/2021 19:45

Sarà un perito psichiatrico a valutare se Francesco Borgheresi fosse capace di intendere e di volere quando, nel tardo pomeriggio del 22 maggio dello scorso anno, uccise con quattro colpi di pistola la 44enne Mihaela Apostolides nel parcheggio dell’ex Auchan di Cuneo.
 
A quasi un anno esatto dall’omicidio il gup Cristiana Gaveglio ha accolto la richiesta presentata dal difensore del reo confesso, oggi in carcere a La Spezia. L’avvocato Beatrice Rinaudo aveva chiesto che il sanguinoso gesto venisse vagliato alla luce del suo stato mentale e dei possibili traumi subiti nell’infanzia dall’assassino. Borgheresi, nato nel 1978 in provincia di Firenze, è stato uno dei bimbi del Forteto, la comunità agricola fondata da Rodolfo Fiesoli e travolta da uno dei più gravi scandali di abusi e pedofilia nella storia italiana. Com’era consuetudine nella comunità il piccolo era stato sottratto ai genitori naturali e affidato a due dei più stretti collaboratori di Fiesoli, Luciano Barbagli e Daniela Tardani. Entrambi sono stati indicati nelle sentenze come autori di maltrattamenti nei suoi confronti: Barbagli, responsabile di violenze contro un giovane affetto da problemi psichiatrici poi suicidatosi, è morto di malattia pochi giorni fa. La Tardani sta invece scontando una condanna definitiva.
 
Ora il medico legale genovese Gabriele Rocca, nominato dal giudice, dovrà accertare l’eventuale vizio di mente del militare 43enne, il quale dopo essere arrestato ha confessato di aver ucciso perché spinto dalla gelosia. La sua vittima, una donna rumena con una figlia nata da precedente relazione, aveva lavorato in alcuni locali notturni della provincia, prima nel Saluzzese e poi a Cuneo. Qui aveva conosciuto Borgheresi, all’epoca in servizio presso il terzo reggimento Alpini di Pinerolo. L’uomo l’avrebbe aiutata economicamente, nutrendo sentimenti non ricambiati nei suoi confronti e facendosi sempre più possessivo. Da una lite nel piazzale dell’ipermercato cuneese era infine scaturito il tragico epilogo.
 
La Procura e il legale delle due sorelle della Apostolides, avvocato Alberto Crosetto, si erano opposti alla richiesta di perizia psichiatrica e non hanno nominato consulenti. Il dottor Rocca si è riservato novanta giorni per presentare la sua relazione. Per il 29 ottobre si attende la discussione del processo con rito abbreviato.

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