CENTALLO - Oppio nella tasca del giubbotto, condannato un albese

Il giovane, un senza fissa dimora, era stato fermato a Centallo e denunciato: secondo i carabinieri, aveva dosi sufficienti per quattro o cinque mesi

a.c. 26/09/2023 17:45

I carabinieri lo avevano fermato insieme a un amico nelle immediate vicinanze del Prestofresco di Centallo, in seguito alla segnalazione di un furto nel supermercato. Ma non per questo è stato condannato N.P., albese, senza fissa dimora, dal momento che i responsabili del punto vendita non hanno poi sporto querela contro di lui (un’altra denuncia, presentata dal Carrefour, è stata in seguito ritirata).
 
A inguaiarlo è stato invece il rinvenimento all’interno del suo giubbotto di due involucri contenenti 24 grammi di oppio: un quarto della sostanza, all’incirca, era pura morfina, secondo le analisi del luogotenente Antonio Tedesco che ha riferito in tribunale. Gli involucri erano in una busta, occultati dentro una sorta di spaccatura interna dell’indumento. Qui il giovane nascondeva anche alcune infiorescenze di cannabis indica, il cui principio attivo tuttavia non superava il limite di legge.
 
Non altrettanto si può dire riguardo all’oppio, il cui ritrovamento è costato all’imputato una condanna a sette mesi di reclusione e 1100 euro, con il beneficio della sospensione della pena. Il giudice Alberto Boetti ha accolto le richieste di condanna formulate dal pubblico ministero Alessandro Borgotallo: il rappresentante dell’accusa ha sottolineato che quel quantitativo sarebbe bastato ad assicurare un approvvigionamento per quattro o cinque mesi a un normale consumatore di stupefacenti. Troppo, secondo il procuratore, per non ipotizzare lo spaccio, anche tenuto delle condizioni di vita dell’imputato.
 
L’avvocato Jessica Cerchio, suo difensore, aveva rimarcato invece il fatto che solo la morfina fosse stata quantificata con certezza e ricordato la presenza sul posto anche di una seconda persona. “Può darsi che entrambi facessero uso di quelle dosi” ha ipotizzato il legale. Nei confronti di N.P. è stato dichiarato anche il non doversi procedere per due imputazioni di furto e l’assoluzione per la detenzione della marijuana, con la formula il fatto non costituisce reato.

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