CUNEO - Parte il processo per bancarotta contro la madre di Matteo Renzi

Laura Bovoli è imputata a Cuneo per il crac della società di volantinaggio Direkta srl, che avrebbe operato come subappaltante dell'azienda di famiglia Eventi 6

Andrea Cascioli 18/09/2019 10:19


Dopo il rinvio dello scorso giugno si è tenuta nella mattina di oggi, mercoledì 18 settembre, la prima udienza nel processo che vede imputata a Cuneo Laura Bovoli, madre dell’ex premier Matteo Renzi.

La 69enne residente a Rignano sull’Arno, ex insegnante di scuola media e poi imprenditrice a fianco del marito Tiziano Renzi, deve rispondere di concorso in bancarotta documentale aggravata dall’entità del danno patrimoniale in un procedimento che la vede coinvolta insieme all’amministratore della Gest Espaces srl di Carmagnola, Paolo Buono, e il contabile della società di volantinaggio Direkta srl, Franco Peretta. Nell’udienza odierna il procedimento è stato riunito con quello intentato contro Bruno Pagamici, Vincenzo Misiano e Donatella Spada, coinvolti nelle stesse imputazioni.
 
Secondo la Procura, Bovoli e Buono avrebbero commesso irregolarità inerenti alcune note di credito emesse dalla ditta la cui contabilità era curata da Peretta. La Direkta srl è fallita nel maggio 2014 e l’amministratore delegato della società, Mirko Provenzano, è stato condannato per reati fiscali e ha patteggiato per la bancarotta.
 
Al centro dell’inchiesta, partita dagli accertamenti dell’Inps (che si è costituita parte civile) e condotta dalla Guardia di Finanza, ci sono fatture per alcune decine di migliaia di euro emesse da Direkta nel biennio 2011-2012. Tra queste quasi 80mila euro di note di credito emesse dalla società cuneese che prima di fallire avrebbe operato come subappaltante della Eventi 6 di Rignano sull’Arno (società della famiglia Renzi) restituendo una percentuale al committente.
 
“Si tratta di un processo documentale, perché nasce dall’esame della corrispondenza tra le varie società” spiega il pubblico ministero Pier Attilio Stea. L’istruttoria si aprirà il 15 gennaio 2020 con l’esame dei primi testi di accusa, i tre operatori di polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini e gli ispettori dell’Inps che hanno accertato la presunta frode.
 
Laura Bovoli, oggi assente dall’aula al pari dei suoi coimputati, è coinvolta anche in un’altra indagine avviata dalla Procura di Firenze, insieme al marito Tiziano. Nell’ambito di quest’altra inchiesta per bancarotta fraudolenta e fatture false i coniugi Renzi erano stati posti agli arresti domiciliari il 18 febbraio scorso. Il Tribunale del riesame aveva poi disposto la revoca del provvedimento l’8 marzo.

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