Un vero e proprio campionario di droghe, distribuito in vari involucri già confezionati e pronti all’uso o allo spaccio all’interno del carcere di Cuneo: cocaina, eroina, crack, hashish e altro ancora. Le dosi erano in possesso di un detenuto, da poco entrato al Cerialdo, e sono state scoperte solo grazie a un accurato controllo. Erano infatti nascoste all’interno di un pennello da barba e di un tubetto termosaldato di concentrato di pomodoro che il recluso aveva portato con sé. Un consistente quantitativo di stupefacenti, quello rinvenuto nel pomeriggio di sabato dagli agenti penitenziari. Il sindacato Osapp, nel dare notizia dell’accaduto, loda l’intervento tempestivo che “ha permesso di evitare l’ingresso delle sostanze all’interno del circuito detentivo e rappresenta l’ennesima conferma della professionalità, del senso del dovere e dell’efficacia del personale di Polizia Penitenziaria”. “Episodi come quello avvenuto a Cuneo - commenta il segretario generale Leo Beneduci - dimostrano, ancora una volta, come il sistema carcerario si regga esclusivamente sul sacrificio e sulla dedizione degli agenti. È ora che le istituzioni ne prendano atto concretamente”.