CUNEO - Per mezz’ora ostaggio in una gioielleria, la sequestratrice trasferita in carcere a Torino

A suo carico vari capi d’imputazione. La commessa dimessa ieri sera dall’ospedale: è in buone condizioni di salute

Samuele Mattio 01/09/2020 10:55

 
L’episodio del sequestro di una commessa avvenuto ieri sera (lunedì 31 agosto) in corso Nizza ha destato scalpore tra i cuneesi, poco avvezzi a simili episodi di violenza.
 
L’autrice del gesto sconsiderato, Laura Cavallo, 48 anni, era già nota alle forze dell’ordine per una serie di episodi analoghi avvenuti in passato. Il più noto nel 1992, quando dopo aver fatto irruzione in un negozio di corso IV Novembre aveva minacciato la titolare con un coltello, intimandole di consegnare l’incasso. In quell’occasione aveva poi tentato di accoltellare un finanziere e un ispettore di Polizia accorsi per disarmarla, venendo infine arrestata. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: la donna, di origini bovesane, ha sempre vissuto a Cuneo, ma negli ultimi anni non aveva dato segni di squilibrio.
 
Il ritorno alle cronache è stato in linea con il passato. Intorno alle 19.15 di ieri la Cavallo è entrata nella gioielleria 'Young by Ravizza’, ha chiuso l’ingresso e ha puntato l’arma alla gola dell’unica commessa presente in quel momento. A dare l’allarme è stata la dipendente di un negozio vicino, nel quale Cavallo era entrata in precedenza. Ne è seguita una mezz’ora di tensione con la venditrice ostaggio. Prima di entrare la stessa sequestratrice, con evidenti problemi psichici, aveva allertato le forze dell'ordine. Probabilmente nella sua mente l'intenzione non quella di effettuare una rapina, ma quella di farsi arrestare: una vera e propria mina vagante.
 
La trattativa, condotta dalla Squadra Uopi (Unità Operative di Primo Intervento), non è stata facile. Gli uomini delle Unità Speciali della Polizia di Stato sono riusciti a introdursi con un’altra copia di chiavi e poi, avvicinatisi di centimetro in centimetro ricorrendo a tecniche di distrazione, sono riusciti a dissuadere la sequestratrice. La tensione si tagliava a fette perché il taglierino è sempre stato puntato alla gola dell’ostaggio.
 
Noto l’esito finale, con il fermo della donna e il ricovero precauzionale della commessa, che ha accusato un malore per lo spavento. Ripresasi dallo shock, è stata dimessa in serata dall’ospedale Santa Croce. Con lucidità ha raccontato agli inquirenti come sono andati i fatti.
 
Laura Cavallo è stata arrestata per sequestro di persona e denunciata per lesioni aggravate, minacce e porto abusivo di armi. In serata è stata tradotta presso la sezione femminile del carcere di Torino ‘Lorusso e Cutugno’, a disposizione del giudice.

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