CUNEO - Più controlli sui b&b: chi non segnala le presenze rischia “stangate” e denunce

A due gestori sono state comminate multe da 6.500 euro. La Polizia invita anche a fare attenzione alle truffe vacanziere: “Una villa da sogno non costa mille euro”

Andrea Cascioli 03/08/2023 13:40

Agosto è tempo di vacanze, ma è anche il momento di lavoro più intenso per determinate categorie. Non si parla in questo caso di bagnini e camerieri, bensì di un particolare tipo di truffatori: quelli che promettono alloggi vacanze a prezzi stracciati sui siti più quotati. L’ignaro aspirante turista, convinto di aver fatto l’affare del secolo, paga e si ritrova poi a scoprire che la sua sistemazione non esiste, o magari è occupata da altri altrettanto ignari villeggianti.
 
Due giorni fa la Polizia Postale di Cuneo ha scovato un annuncio di questo genere su Booking.com, uno dei portali più utilizzati da chi programma un viaggio: il prezzo era di mille euro a settimana per una villa in Francia. Potrebbe sembrare tutto in regola, se non fosse che in quel caso si trattava davvero di una villa da sogno, con una decina di stanze, piscina privata e tutti i comfort possibili. A seguito della segnalazione, il sito ha provveduto a rimuovere l’annuncio-esca. “Quando cerchiamo alloggi vacanze, la cosa più importante è guardare le recensioni” consiglia il sovrintendente capo della Postale Cristiano Regolo: “Se ce ne sono appena una decina, tutte positive, si dovrebbe accendere un campanello d’allarme”. Il controllo in teoria spetta al sito, ma per evitare di rovinarsi le ferie è bene essere prudenti e diffidare di dimore principesche offerte al prezzo di un monolocale con cucinino, oppure di fantomatiche case della nonna che il generoso ospite è disposto a regalarci per quattro soldi, con versamenti su Postepay o affini.
 
Ci sono però anche altri aspetti della ricettività turistica che preoccupano la Questura di Cuneo. Uno in particolare riguarda la mancata comunicazione delle generalità dei clienti: com’è noto, la legge impone a chi gestisce un’attività alberghiera - anche in maniera occasionale e non imprenditoriale, com’è il caso di parecchi titolari di bed & breakfast - di far sapere alle autorità di pubblica sicurezza chi viene alloggiato. Chi non lo fa incorre in una sanzione amministrativa piuttosto pesante e anche in una violazione penale, sanzionata dall’articolo 109 del TULPS.
 
“Stiamo facendo un’attività di monitoraggio sui b&b, controllando le strutture presenti sui social per verificare il rispetto degli obblighi normativi” fa sapere il commissario capo Michele Terrana, vicedirigente della Divisione Pasi della Questura. Il 1 agosto sono stati sanzionati due b&b, appartenenti a due diversi cittadini italiani, proprio per la mancata comunicazione. Nel complesso sono state comminate multe da 6.500 euro, oltre alla denuncia e alla segnalazione ai comuni di appartenenza per ulteriori verifiche. La normativa approvata dalla Regione Piemonte permette di gestire questo tipo di attività anche in maniera occasionale, purché ne venga data comunicazione al comune. I dati dei clienti, precisa la Questura, “non vengono utilizzati a fini fiscali, ma solo per le attività di pubblica sicurezza”.
 
“Siamo in periodo di maggiore ricettività, perciò richiamiamo alla massima attenzione e al rispetto di queste normative” aggiunge il questore Carmine Rocco Grassi. Gli albergatori, compresi quelli “a tempo perso”, sono avvisati.

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