CUNEO - Rischia almeno cinque anni di carcere per un cartone di vino rubato

Un senzatetto nigeriano è accusato di rapina: uscendo dall’In’s di Cuneo aveva rifiutato di pagare la confezione fallata, aggredendo poi i poliziotti intervenuti

Andrea Cascioli 15/02/2024 19:44

Un rapinatore con lo scontrino in tasca: paradossale? Senz’altro, ma è proprio di questo che si deve ora discutere, in punta di diritto, al tribunale di Cuneo. Qui J.O., nigeriano, classe 1990, è chiamato a rispondere dell’accusa di rapina dopo la denuncia sporta nei suoi confronti dal responsabile del discount In’s.
 
L’immigrato, un senza fissa dimora, era solito aggirarsi nei dintorni del supermercato. Nel pomeriggio del 6 aprile scorso era stato protagonista di un’accesa discussione con due addette: aveva in mano un cartoccio di vino fallato, del valore di pochi euro. “Era senza tappo, lui ha chiesto se poteva prenderlo senza pagarlo visto che era rotto” ha spiegato in aula una delle due dipendenti: “Io e la collega abbiamo detto di no, lui allora ha cominciato ad avvicinarsi e mi ha strattonata per il braccio”. Non è questo, però, quel che gli è valso l’incarcerazione e il processo, bensì ciò che è accaduto dopo.
 
Al momento di passare dalle casse, il 33enne si era impuntato con la questione del vino. Questi i ricordi del cassiere: “Ho passato gli altri articoli, ma non il brik del vino. Si rifiutava di pagarlo perché secondo lui era rotto e quindi poteva portarlo via. Io gli ho fatto presente che doveva pagarlo per forza, piuttosto poteva cambiare la confezione con un’altra”. Nulla da fare: “Ha iniziato ad innervosirsi e mi ha detto ‘ti spacco la faccia se me lo fai pagare’. Ero impaurito per me e per le colleghe, ho preferito lasciarlo andare facendogli pagare solo gli altri due articoli”. Insieme al vino, l’uomo aveva con sé un pacco di pasta, una scatoletta di sugo di pomodoro e una lattina di birra. Tutto regolarmente pagato, precisa il cassiere, sebbene in modo sgarbato: “Aveva un fare minaccioso e mi ha lanciato le monetine”.
 
Gli agenti della Squadra Volanti della Questura, allertati dai commessi, avevano impiegato poco tempo per raggiungere il sospettato. Si trovava nel vicino Lidl, dove aveva posato la borsa con tutta la spesa all’ingresso. Alla vista dei poliziotti, ricorda l’assistente capo Marco Aleci, aveva subito opposto resistenza: “Ha iniziato a urlare ‘andate via, non vi do nulla’ e a sbracciare, cercando di guadagnare l’uscita. Siamo stati costretti a immobilizzarlo a terra, il soggetto ha creato non poca resistenza e ha cercato anche di mordermi a una mano”. A fatica e con il supporto dei colleghi della Mobile, alla fine, gli agenti erano riusciti a bloccarlo.
 
Si tratta di un individuo noto anche per altri procedimenti a suo carico. Per quanto accaduto al supermercato si trova tuttora in custodia cautelare in carcere, con una misura disposta fino a gennaio 2025. Nel frattempo, in tribunale bisognerà valutare la sua posizione: la pena per il reato di rapina parte da un minimo di cinque anni.

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