CUNEO - Rissa in corso Nizza, dopo la sospensione della licenza per il kebabbaro c’è anche la stangata

I titolari del ristorante etnico dovranno pagare 6.600 euro perché hanno venduto alcolici dopo le 3 di notte. Daspo “Willy” per due romeni coinvolti nella baruffa: non potranno frequentare i locali della zona per un anno e mezzo

Samuele Mattio 08/11/2021 12:47

 
La Questura di Cuneo ha reso noti i provvedimenti presi dopo la rissa avvenuta nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre in corso Nizza alta. Da piazzetta Usmiani sono stati emesse due misure preventive i nei confronti dei quarantenni romeni che si erano resi protagonisti in negativo, aggredendo un cittadino marocchino e usando violenza anche nei confronti delle forze dell’ordine (prognosi di 5 giorni per un poliziotto che ha preso un pugno): uno era già stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e lesioni - ora è ai domiciliari - l’altro denunciato a piede libero. Ora per entrambi, responsabilità civili e penali a parte, è stato emesso un “daspo Willy”, un provvedimento di contrasto alla movida violenta che prende il nome dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte a Colleferro nel settembre 2020. La misura consiste nel divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi per i protagonisti di disordini o atti di violenza. È stato adottato per la prima volta in provincia di Cuneo poche settimane fa, nei confronti di un gruppo di facinorosi che aveva assaltato un suv nel pieno centro di Bra. Per un anno e mezzo (18 mesi) i due non potranno frequentare i locali nei pressi del luogo in cui si è svolta la rissa, il kebabbaro ‘Istanbul’, in corso Nizza 92.  
 
Per i titolari del ristorante etnico è arrivata anche una stangata. Oltre alla sospensione della licenza per 15 giorni per motivi di ordine pubblico, di cui il nostro quotidiano online aveva già dato notizia nei giorni scorsi, la polizia di stato ha anche multato i titolari per la vendita di bevande alcoliche fuori dall’orario consentito (dopo le tre di notte). L’importo che dovranno pagare è piuttosto salato (20 mila euro), ridotto a un terzo (6.600 euro) se saldato entro 60 giorni dalla notifica. I ristoratori potranno ricorrere al Prefetto o al Tribunale Amministrativo Regionale.
 
Il Questore Nicola Parisi, nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamane, ha commentato: “Questa percezione di impunità diffusa deve decadere il prima possibile. Non tollererò ancora cose del genere: ogni volta che accadranno userò gli strumenti a mia disposizione. Non si tratta di un provvedimento all’acqua di rose, ma di una misura piuttosto afflittiva per chi la subisce”.
 
 
 
 

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