CUNEO - Risse e furti tra senzatetto al Movicentro, il Questore: 'Tra di loro non ci sono braccianti'

Doppio intervento della Polizia lunedì 17 agosto. Ricifari: 'I precedenti ci dicono che sono persone che non lavorano e non hanno alcuna intenzione di lavorare'

a.d. 18/08/2020 13:27

Doppio intervento della Polizia ieri, lunedì 17 agosto, nella zona della stazione ferroviaria di Cuneo. In entrambi i casi gli agenti sono giunti sul posto per violente colluttazioni tra le persone senza fissa dimora che stazionano nel sottopassaggio del Movicentro.
 
Nel primo caso il protagonista, suo malgrado, è stato un cittadino nigeriano nato nel 1994. Ieri mattina, lunedì 17 agosto, dopo aver passato la notte al Movicentro, al risveglio si è reso conto di essere stato derubato del cellulare e di denaro contante che teneva nello zaino. Verso le 10, di fronte alla stazione, il ventiseienne ha poi incontrato un altro africano che frequenta la zona, anche lui senza fissa dimora, il quale parlava al telefono proprio con il cellulare sottrattogli nella notte. Scagliatosi contro di lui, il nigeriano ha però avuto la peggio durante la scazzottata. L’altro soggetto lo ha colpito ripetutamente ed è riuscito a darsi alla fuga: la descrizione fornita agli agenti dal ventiseienne vittima del furto corrisponde a quella di una persona segnalata negli scorsi giorni nella zona della stazione, che la Polizia sta cercando di identificare e rintracciare.
 
Il secondo caso poche ore più tardi, alle ore 21 dello stesso giorno, quando la Volante ha dovuto intervenire, sempre al Movicentro, per sedare un altro violento alterco tra un marocchino e un nigeriano, entrambi classe 1995 ed entrambi visibilmente alterati dall’alcool, i quali non erano in grado di chiarire i motivi che avevano portato alla rissa. Il cittadino marocchino è ufficialmente residente in Inghilterra, mentre il nigeriano risulta domiciliato in via Bongioanni, presso il centro di accoglienza della Croce Rossa, dal quale però è stato allontanato per i suoi comportamenti e per la sua tendenza ad “esagerare” con l’alcool.
 
Si tratta di persone senza fissa dimora, che non lavorano e non cercano lavoro. - ha commentato il Questore di Cuneo Emanuele Ricifari - Sono persone senza alcun motivo per stare a Cuneo, trovano di tanto in tanto ospitalità presso la Croce Rossa o sistemazioni di fortuna, a causa anche dello sconsiderato atteggiamento di chi continua a favorirne la permanenza in città fornendo cibo e aiuti. E’ una situazione pericolosa per la salute di tutti: non si tratta di braccianti. Posso dirlo senza timore di essere smentito: al Movicentro non ci sono braccianti della frutta. I precedenti ci dicono che sono persone che non hanno intenzione di cercare lavoro: vivono di espedienti, spesso di furti, anche tra di loro. Si tratta di soggetti spesso violenti: ripeto, non hanno nulla a che vedere con i braccianti, che non stanno a così lunga distanza dai luoghi di lavoro”.
 
Nei giorni scorsi il Comune di Cuneo, nell’ottica del contrasto al degrado urbano, ha emesso un nuova ordinanza che prevede sanzioni e il 'Daspo Urbano' per chi non rispetta il divieto di occupazione abusiva di suolo pubblico: “Finora abbiamo avuto tolleranza - prosegue il Questore - , nei prossimi giorni partiremo con le multe e al secondo episodio scatterà il Daspo. Ringrazio l’amministrazione per questa misura, che può avere efficacia per la tutela della salute e dell’ordine pubblico. I numeri delle persone che stazionano al Movicentro e nella zona della stazione sono cresciuti nelle ultime settimane, ci sono circa 20-25 persone. Si tratta di perdigiorno, lo affermo con certezza”.
 
Il Questore ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni verranno avviati servizi di controllo straordinari nella zona del lungostura, del Movicentro e della stazione, oltre che in corso Giolitti, via Silvio Pellico e nei pressi dell’ospedale: “Faccio un appello ai cittadini: è importante raccordare la propria opera volontaristica con le associazioni e i soggetti che stanno partecipando alle iniziative del comune di Cuneo, che danno assistenza a chi ne ha oggettivamente diritto e bisogno. Coordinandosi si evita di continuare ad attirare in città soggetti come quelli descritti”. 

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