CUNEO - Sfonda una barriera e si butta nel fiume per sfuggire all’arresto, ma viene preso poco dopo (ancora bagnato)

L’uomo era un ‘passeur’: a bordo della sua auto un gruppo di pakistani irregolari. Nei guai anche un complice. I fatti l'altro pomeriggio a Cuneo

s.m. 20/06/2021 00:22

 
Si è buttato nella Stura per tentare di sfuggire al braccio della legge, ma la sua fuga è durata poco: nemmeno il tempo che i vestiti si asciugassero. R.S., 32enne indiano, è stato arrestato dalla Polizia di Stato insieme a un complice - F.Y., 31 anni, del Pakistan -, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. 
 
I fatti risalgono a giovedì 15 giugno. Intorno alle 17,20 una pattuglia della Polizia Locale ha notato un Renegade con nove persone a bordo in centro Cuneo (zona stazione). Ne è scaturito un breve inseguimento e il conducente del mezzo, temerariamente, ha iniziato ad accelerare, dirigendosi verso le basse di San Sebastiano. Dimostrando poca dimestichezza con la topografia della città, il guidatore si è infilato in un cul-de-sac: una volta giunto di fronte al depuratore dell’Acda ha avuto la pensata di sfondare una barriera, terminando la sua corsa qualche centinaio di metri dopo, in direzione della confluenza tra il Gesso e la Stura.
 
Nel frattempo gli agenti della Polizia Locale avevano dato l’allarme e in breve tempo è sopraggiunta sul posto la collaborazione della Squadra Volanti della Polizia di Stato. Le forze dell’ordine hanno bloccato i passeggeri della Jeep, ma uno di loro è riuscito a fuggire buttandosi nel fiume. Come anticipato la sua fuga è durata poco, in quanto l’uomo è stato individuato in breve tempo da un’altra pattuglia. Accompagnati in Questura e interrogati con l’ausilio di una traduttrice, i passeggeri del SUV, tutti cittadini pakistani irregolari sul territorio nazionale tra i 20 e i 32 anni, hanno indicato nei due succitati i ‘passeur’, vale a dire i responsabili dell’organizzazione del trasporto clandestino. L’obiettivo era raggiungere la Francia attraverso il colle della Maddalena.
 
Gli asiatici hanno riferito di provenire dalla rotta balcanica. Dopo essere giunti a Trieste erano stati dirottati dalle autorità italiane a Milano, da dove avevano trovato i contatti per effettuare il viaggio della speranza. Tutti loro avevano pagato 400 euro a testa per il viaggio tra Milano e il confine francese.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro