CUNEO - Spacciava nei bar a Cuneo, arriva la condanna

L’albanese è stato invece assolto per un presunto tentativo di estorsione nei confronti di un cliente. “Ci vediamo per un caffè” era la frase in codice

Andrea Cascioli 09/01/2024 18:55

Tre anni e un mese di carcere è la condanna inflitta dal giudice Marco Toscano nei confronti di un cittadino albanese, Albert Biba, finito a processo per spaccio di droga. All’imputato è stata inflitta anche una multa pari a 5mila euro, mentre per l’altro capo d’accusa, una tentata estorsione, è stato invece assolto.
 
Nei suoi confronti pesavano le testimonianze di diversi ex acquirenti, alcuni con grossi debiti nei suoi confronti. È il caso di un uomo che ha ammesso di aver accumulato fino a quattromila euro non pagati per la “polvere bianca”. Un altro doveva restituirgli circa 900 dei 1800 euro dovuti e per questo aveva valutato con lui l’eventualità di vendere la macchina intestata alla sua convivente. Nel corso della discussione, ha detto, lo spacciatore lo aveva anche afferrato per il collo: “Dopo però mi ha chiesto scusa e siamo andati a prendere un caffè assieme, in tranquillità”. Da questo episodio era scaturita l’ulteriore accusa di tentata estorsione.
 
“Il prezzo era sui settanta o ottanta euro al grammo, avrò acquistato droga da lui almeno un’ottantina di volte” ha raccontato uno dei clienti, spiegando che esisteva anche un codice preciso per contattare il presunto spacciatore su Whatsapp: “Ci vediamo per un caffè”, oppure “per un digestivo”, scrivevano i compratori. Poco prima che gli investigatori arrivassero a Biba era già stata arrestata una donna rumena, ritenuta sua complice nell’attività di spaccio.
 
Nessun dubbio, afferma il pubblico ministero, circa l’“intensa e continuativa attività di cessione di cocaina” effettuata dall’albanese soprattutto nel primo semestre del 2019: per lui l’accusa aveva chiesto sette anni e sei mesi di carcere.

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