CUNEO - Squarciò le ruote di una bici con un cutter: assolta per infermità mentale

I fatti erano avvenuti vicino all’ascensore inclinato di Cuneo. Il pm ha chiesto l’obbligo di cura: ‘Non può girare armata, in altre occasioni se l’è presa con dei bambini’

a.c. 07/11/2019 20:53


È stato lo stesso rappresentante dell’accusa a chiedere “a malincuore” l’assoluzione nel processo contro E.D., una donna di Cuneo imputata per danneggiamento e porto d’armi abusivo. E.D. doveva rispondere di un atto di vandalismo commesso nel 2018, quando si era avvicinata a una bicicletta parcheggiata nei pressi dell’ascensore inclinato e ne aveva squarciato le ruote con un cutter di una decina di centimetri. In seguito era stata individuata grazie alle immagini della telecamera di sorveglianza. Al termine dell’istruttoria, tuttavia, è emersa l’incapacità di intendere e di volere dell’imputata, confermata senza incertezze dallo psichiatra che l’ha in cura. Per il pubblico ministero Pier Attilio Stea la richiesta di proscioglimento era a quel punto dovuta, tuttavia il rappresentante della Procura ha tenuto a segnalare la pericolosità sociale della persona: “Questa volta se l’è presa con un oggetto inanimato, ma in altre occasioni aveva aggredito alcuni bambini nel suo vicinato. Mi spaventa l’idea che possa girare per Cuneo con un’arma”. La donna, di circa sessant’anni, era fino a poco tempo fa una ‘presenza fissa’ sotto i portici del capoluogo, dove spesso veniva vista aggirarsi con un trolley. Le sue condizioni psichiatriche si sono deteriorate da quando ha perso il lavoro e ora si trova in ricovero volontario presso una struttura sanitaria, ma il medico ha confermato che dovrebbe essere presto dimessa. Anche in ragione di ciò, il procuratore ha chiesto nei suoi confronti l’applicazione della libertà vigilata con obbligo di frequentazione quotidiana del centro di salute mentale. Rispetto a questa richiesta la difesa non ha sollevato contestazioni, associandosi alle conclusioni in ordine al proscioglimento per vizio di mente. Il giudice ha assolto E.D. per incapacità di intendere e di volere e si è riservato di decidere sulla misura di sicurezza proposta. L’ordinanza dovrebbe essere emessa nei prossimi giorni.

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