Tarantasca piange la scomparsa di Marco Casale. Aveva 71 anni, festeggiati lo scorso 9 febbraio, era molto noto per la sua attività di vendita di polli e rosticceria nei mercati della provincia. Due anni fa gli era stata diagnosticata la Sla: si è spento ieri, domenica 18 febbraio, nella sua abitazione in via Busca.

 

Aveva iniziato a lavorare guidando i camion per il trasporto di calcestruzzo, poi, all’inizio degli anni ’70, aveva deciso di mettersi in proprio, pur contro il parere dei suoi genitori. Iniziò nel 1973 con un piccolo banchetto, di fronte alla Michelin, vendendo polli agli operai a fine turno. Da lì l’attività era poi cresciuta: fu tra i primi a introdurre l’auto-banco rosticceria nei mercati della Granda. Oggi l’attività è portata avanti da tutti e tre i figli, Omar, Sonia e Norma. Ad affiancarlo nel lavoro anche la moglie Mirella Bono, scomparsa tragicamente nel 2017 per uno choc anafilattico in seguito alla puntura di un calabrone al mercato di Villafalletto.

 

Lo ricorda con commozione la nuora Monica: “È partito dal niente, ma ci ha sempre creduto, e alla fine ha avviato all’attività non solo i figli, ma anche altre due ragazze che avevano lavorato con lui. Era una persona buona, aveva un animo gentile, sempre positivo. Nonostante gli impegni del lavoro, ci teneva a coltivare le sue passioni: tutte le settimane andava a ballare il liscio con la moglie, amava andare in crociera almeno una volta all'anno, amava i suoi giri in Vespa”. Casale è stato un punto di riferimento per la sua famiglia anche durante la malattia: “Ha combattuto fino alla fine, è sempre stato un guerriero. Anche i dottori erano stupiti di come reagiva alle cure. Continuava a dirci che sarebbe tornato a camminare e a guidare, non ha mai perso il sorriso: era lui a far sorridere noi, anche nei momenti più difficili. Per me è stato un padre, oltre che un maestro”.

 

Oggi, lunedì 19 febbraio alle ore 20, sarà recitato il Rosario presso la chiesa parrocchiale di Tarantasca. Domani, martedì 20 febbraio alle ore 16.30, i funerali nella stessa chiesa. Oltre ai figli, Casale lascia i fratelli Giovanni e Romano e i nipoti.