CUNEO - Tentativo di rivolta nel carcere di Cuneo, la denuncia del sindacato di Polizia Penitenziaria

Nella notte del 27 dicembre due detenuti hanno devastato una cella. Leo Beneduci (Osapp): ''Problema serio e incontrollato''

Redazione 03/01/2021 11:52

Nella notte del 27 dicembre 2020, nel carcere di Cuneo, la Polizia Penitenziaria ha evitato il trascendere di un tentativo di rivolta messo in atto da due detenuti, uno straniero ed un italiano, quest'ultimo già protagonista nello scorso mese di marzo, di una ribellione nel carcere di Modena. I due hanno completamente distrutto una camera di pernottamento rendendola inagibile, invitando altri reclusi ad emulare i loro comportamenti, senza raccogliere adesioni. 
 
Commenta Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria): “Il problema del carcere di Cuneo è divenuto serio ed incontrollato; i detenuti hanno probabilmente percepito una grande falla del sistema ed hanno ben capito che gli agenti, all'interno dell'istituto, non hanno difese né tutele in nessuna condizione. Anzi, a dire il vero, al carcere di Cuneo, gli agenti non si sentono adeguatamente tutelati nonostante la loro nota disponibilità: ne deriva dunque che a nulla vale, a questo punto, sottrarre tempo prezioso ai propri affetti, ed a nulla servono le rinunce a dedicare tempo e risorse alla propria vita privata. Troppi messaggi contradditori generano “caos” e delegittimazione del personale di Polizia Penitenziaria che sembrerebbe essere “umiliato” per l’assenza di provvedimenti concreti intrapresi verso i detenuti: il personale è stanco di subire invettive gratuite da parte di detenuti che sembrerebbero agire in tale modo perché certi di restare impuniti. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare prenda avvio e segua il suo corso, affinché i detenuti comprendano il dovere di rispettare le regole interne, e questo a garanzia generale di mantenimento di ordine e della sicurezza. Questa situazione è intollerabile, non può più tardare la messa in atto di un energico intervento agito da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, che già a livello regionale è ampiamente al corrente della grave situazione vigente nel carcere di Cuneo, dove il personale ormai allo stremo delle forze è esausto”.

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