CUNEO - Torino maglia nera per inquinamento, tra gli indagati anche Cirio e Valmaggia

Avvisi di garanzia per Appendino, Chiamparino e Fassino. Secondo i magistrati non avrebbero adottato misure sufficienti per contrastare lo smog. L’ex assessore all’Ambiente: “Ho fatto tutto quello che dovevo”

s.m. 19/02/2021 16:12

 
Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati hanno ricevuto un avviso di garanzia riguardante un indagine per ‘inquinamento ambientale’. Indagati anche la sindaca di Torino Chiara Appendino, il suo predecessore Piero Fassino, l’ex governatore Sergio Chiamparino, ma anche i loro assessori all'ambiente, Stefania Giannuzzi e Alberto Unia, Enzo Lavolta e il cuneese Alberto Valmaggia.
 
I magistrati potrebbero chiamarli a rispondere per non aver adottato sufficienti misure, soprattutto in tema di traffico automobilistico e riscaldamento invernale, per contrastare l'inquinamento da smog che dal 2015 a oggi ha portato l'aria di Torino a essere ripetutamente maglia nera in Italia. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati oggi dal pm Gianfranco Colace e dall'aggiunto Vincenzo Pacileo che da tempo indagano sulle misure prese per tutelare la salute dei cittadini.
 
“Trattandosi di una contestazione fondata esclusivamente su elementi di carattere tecnico e scientifico, abbiamo dato mandato alla Direzione regionale Ambiente e all’Arpa di predisporre tutta la documentazione che comprova come la Regione abbia sempre operato nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea, non solo per dovere di legge ma anche perché la qualità dell’aria e il rispetto dell’ambiente rappresentano una priorità assoluta”: hanno dichiarato il presidente della Regione Cirio e l’assessore in carica Matteo Marnati in una nota.
 
Sul tema, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, è intervenuto anche l’ex assessore regionale all'Ambiente Valmaggia: “Stiamo parlando di un problema cronico, che riguarda tutta la Pianura Padana, non solo Torino - ha osservato -. Personalmente sono sereno e tranquillo del mio operato: ho fatto tutto quello che dovevo con coscienza”.

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