CUNEO - Torna la "truffa della verdura" ai danni degli anziani: ieri un caso a Confreria

Si presentano millantando conoscenze in comune per poi rifilare ortaggi di scarsa qualità a prezzi spropositati: cento euro per una cassetta di pomodori, peperoni e meloni

Samuele Mattio 22/09/2021 11:35

 
Una cassetta di pomodori, peperoni e meloni. Il conto? Un centinaio di euro. È accaduto ieri pomeriggio, martedì 21 settembre, in frazione Confreria, dove un anziano è stato avvicinato un presunto fruttivendolo, che ne ha carpito la fiducia millantando conoscenze con amici e parenti e gli ha rifilato ortaggi di bassa qualità a un prezzo spropositato. La figlia della vittima ha capito l’accaduto quando in serata è andata a trovare il padre. Ovviamente il commercio non ha nulla a che fare con quanto successo in quanto si tratta di una vera e propria truffa. 
 
Il modus operandi di chi pratica questo tipo di raggiri è sempre lo stesso:“Salve, come sta? Mi riconosce? Sono il figlio di Antonio, il muratore”. Peccato che Antonio, che talvolta fa sì il muratore, ma in altre occasioni può diventare piastrellista o elettricista, sia un personaggio di fantasia e non la persona creduta dalla vittima.
 
Viaggiano a bordo di auto o furgoni con un carico di frutta e verdura e dopo aver confuso l’interlocutore insinuando il seme del dubbi iniziano a caricargli il cofano dell’auto o la casa con cassette colme di arance, mele, cachi, patate, cipolle e chi più ne ha più ne metta, a seconda della stagione: “Le prime gliele regalo, le altre me le paghi”. A quel punto il cliente designato, volente o nolente, già disorientato dalla situazione e quasi sentendosi in debito con il venditore abusivo per l’omaggio, sborsa quanto richiesto, senza badare troppo al prezzo. 
 
Solamente una volta che il furgoncino bianco si è allontanato l’anziano si rende conto di aver acquistato ortaggi di qualità mediocre, ma anche di averli pagati uno sproposito (fino a dieci volte il prezzo di mercato) e di essere stato vittima di una truffa basata su una sottile violenza morale e psicologica. In alcuni casi si sono anche verificati furti in abitazione, in quanto con la scusa di un bicchiere d’acqua o manifestando la necessità di andare in bagno i malviventi ne approfittano per perlustrare le stanze in cerca di preziosi (cosa accaduta anche ieri nell’Oltrestura, fortunatamente i malviventi non hanno trovato altro).
 
Spesso la lieve entità del danno economico e la vergogna ‘per esserci cascati’, spingono chi cade nel tranello a fare finta di nulla e non parlare dell’accaduto con nessuno.Una recrudescenza del fenomeno, diffuso in provincia così come nel resto del Paese, che non deve far abbassare le antenne. Nel caso in cui ci si trovi in una situazione analoga il consiglio è sempre il medesimo: avvertire le forze dell’ordine.

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