VIGNOLO - Vignolo, accuse contro un finanziere: ‘‘Mi ha puntato una pistola contro e malmenato’’

Autore della denuncia un ex consigliere comunale del paese: sostiene di aver avuto un diverbio con l’imputato perché lasciava i suoi cani senza guinzaglio

a.c. 27/11/2020 20:03

 
È a processo per minacce e lesioni aggravate il 53enne M.V., appuntato scelto della Guardia di Finanza residente a Vignolo. A denunciarlo è un 40enne suo compaesano che afferma di essere stato da lui minacciato con un’arma e malmenato a causa di una banale lite degenerata in aggressione.
 
In uno degli ultimi giorni di dicembre del 2018 l’uomo si trovava a casa della madre e aveva visto l’anziana rientrare dopo una passeggiata con un’aria molto scossa: “Aveva portato fuori il cagnolino, accompagnata da mia figlia di quattro anni. Nei pressi del campo sportivo erano state avvicinate dai due labrador di M.V. che scorrazzavano senza guinzaglio e si erano molto spaventate. Mia madre allora aveva chiesto al padrone di richiamarli, redarguendolo per averli lasciati liberi: lui aveva inveito dandole della matta”.
 
L’autore della denuncia, all’epoca consigliere comunale nel paese all’imbocco della valle Stura, ha affermato di aver conosciuto M.V. già prima di quell’episodio e di non avere nei suoi confronti nessun motivo di risentimento: “Ho capito che si trattava di lui perché corrispondeva alla descrizione di mia madre ed era il solo in quella zona ad avere due labrador. Quindi sono andato a cercarlo insieme a mio fratello per chiedergli una spiegazione, senza intenzioni ostili”. Il finanziere si sarebbe palesato in strada vedendo sopraggiungere l’auto, ma fin dall'inizio sarebbe apparso molto maldisposto nei confronti del suo conoscente: “Quando gli ho spiegato le mie ragioni ha dileggiato mia madre dicendo che ‘deve farsi ricoverare’. Poi si è avvicinato con fare intimidatorio e io l’ho spinto per tenerlo a distanza”.
 
A quel punto, ha raccontato il 40enne, l’interlocutore avrebbe addirittura estratto la pistola in mezzo alla strada per intimidirlo: “L’ho visto tirare fuori l’arma da dietro alla schiena e puntarmela contro dopo aver scarrellato. Solo dopo aver compreso che non ero intimorito l’ha poggiata su un vicino davanzale”. Quel gesto però era solo il preludio della successiva aggressione, stando alla testimonianza dell’offeso: “Quando credevo fosse tutto finito M.V. si è girato verso di me e mi ha tirato un pugno sul naso e poi sull’occhio. Ha cercato anche di prendermi a calci mentre io mi difendevo”. Inutili sarebbero stati i tentativi del fratello, indicato come unico testimone oculare della rissa, di far desistere M.V. dal suo intento. Al termine del parapiglia la presunta vittima dell’aggressione aveva accusato una lussazione della spalla ed era rimasto ad attendere i carabinieri. Nel frattempo, sulla scena erano sopraggiunte anche sua madre, la moglie di M.V. e una vicina che avevano cercato di placare gli animi.
 
Non si tratterebbe comunque dell’unico litigio tra l’appuntato delle Fiamme Gialle e altri abitanti della zona. Sempre secondo la testimonianza dell’uomo che lo ha querelato si sarebbero registrate tensioni con almeno altri quattro residenti: “Un signore aveva scritto in Comune diverse volte per lamentarsi, un altro ha raccontato di essere stato attaccato in un’occasione da uno dei labrador. Una signora di Cervasca dice di essere stata sbeffeggiata e fatta oggetto di epiteti da M.V. e sono a conoscenza di un esposto presentato da un concittadino. Del problema dei cani si era discusso anche in Consiglio comunale”.
 
L’avvocato Attilio Martino, difensore del finanziere, ha chiesto di ascoltare tutte le persone citate a questo riguardo e il sindaco Danilo Bernardi. La prossima udienza è in calendario il 23 aprile 2021.

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