CUNEO - Violenza sessuale, medico cuneese condannato dopo la denuncia di una ex paziente

La donna aveva accusato il dottore di averla palpata in modo improprio durante due diverse visite. I giudici hanno disposto anche la sospensione dalla professione

Andrea Cascioli 12/06/2023 10:00

Due anni e dieci mesi di pena e la sospensione dall’esercizio della professione medica. È questa la condanna comminata dal tribunale di Cuneo a M.B., medico di famiglia con studio in città. Il dottore era stato accusato di violenza sessuale da una ex paziente, una signora ultracinquantenne, la quale ha raccontato di essere stata palpeggiata in modo improprio nel corso di due diverse visite.
 
In una prima visita, la donna si era presentata al professionista denunciando crampi addominali: in quell’occasione, racconta, era stata palpata al seno e indotta a togliersi le mutandine. Nella seconda visita, a distanza di alcune settimane, aveva mostrato lividi sulle cosce: “Naturalmente doveva vederli, quindi ho tirato giù i pantaloni. Però anche in quel caso mi ha palpato il seno, con sguardi ravvicinati”. In quell’occasione, ha aggiunto, il medico le avrebbe divaricato le cosce e toccato le parti intime. La Polizia ha condotto le indagini sui due episodi, verificatisi a un mese di distanza l’uno dall’altro nell’estate 2020. Prima di procedere sono state ascoltate altre donne che erano state pazienti del dottore e che poi avevano cambiato medico della mutua: in totale erano state 104 negli ultimi tre anni. Tredici di loro sono state convocate negli uffici della Questura, insieme alle due segretarie. C’è chi ha confermato in aula di aver provato disagio per il modo in cui il professionista conduceva i suoi esami: “Ero andata per un’infezione all’orecchio, senza dirmelo lui mi ha messo una mano sul seno” ha dichiarato una di loro. Altre invece hanno negato o ridimensionato l’inappropriatezza degli atteggiamenti.
 
L’accusato ha ammesso di ricordare solo una delle due visite, durante la quale - ha precisato - aveva chiesto alla paziente se fosse disposta a spogliarsi: “Ho notato che aveva una cicatrice nella zona inguinale e ho fatto un po’ più di indagini a riguardo: lei ha detto che era appena stata operata”. Nessun toccamento improprio: “Sul seno ho poggiato solo il fonendoscopio”. Il sostituto procuratore Francesco Lucadello aveva chiesto per l’imputato la condanna a due anni di carcere, più la sospensione: “Il medico può compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale, ma previo consenso esplicito e informato, a meno che non vi sia pericolo immediato. Questo significa che bisogna spiegare perché si sta toccando una zona del corpo”.
 
L’avvocato difensore, Flavio Manavella, aveva invece stigmatizzato la “vicenda dai contorni piuttosto incerti” per la quale il suo assistito è finito sotto accusa: “Si è fatto una sorta di processo ‘alla carriera’ del medico” aveva detto il legale, osservando come a suo giudizio la persona offesa “abbia voluto rincarare la dose, pur non essendoci un intento calunnioso”. Con l’autrice della denuncia, non costituitasi come parte civile, era già stato raggiunto un accordo risarcitorio in precedenza.

Notizie interessanti:

Vedi altro