CAVALLERMAGGIORE - Coltivavano marijuana in una serra a Cavallermaggiore, arrestati in due

L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Fossano. Nel casolare rinvenute anche attrezzature per il confezionamento e la suddivisione in dosi dello stupefacente

Redazione 11/11/2022 08:07

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza di Fossano hanno scoperto un gruppo di giovani dediti alla coltivazione in serra di cannabis nel cortile di un casolare. La piantagione si trovava in una zona residenziale del vicino Comune di Cavallermaggiore. I militari hanno così riscontrato l’effettiva presenza di una serra con diverse piante adulte di cannabis di altezza superiore ai due metri, in piena fase vegetativa, ed idonee attrezzature per la coltivazione “al chiuso” dello stupefacente, quali deumidificatori, termometri, ventilatori per il ricambio dell'aria e strumenti da giardinaggio. I finanzieri hanno fatto poi accesso all’interno del casolare, dove hanno identificato tre soggetti che vi dimoravano oltre a identificare e rintracciare un quarto soggetto, tutti poco più che ventenni, e proceduto alla relativa perquisizione che ha consentito di rinvenire, grazie anche all’ausilio delle unità cinofile antidroga del Corpo, 1,2 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed hashish, sia confezionata che in fase di essiccazione, oltre a materiale idoneo al confezionamento, pesatura e suddivisione in dosi, e 1.320 euro in contanti, probabile provento dell'attività illecita. 
 
I successivi accertamenti, consistiti nell’analisi svolta dal personale tecnico dei Laboratori Chimici dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Torino, che ha collaborato con la Forza di Polizia nel corso delle operazioni di sequestro, hanno permesso di appurare che i giovani coltivavano le piante di cannabis con specifiche competenze, tanto che le stesse erano in grado di produrre sostanza ad elevato contenuto di principio attivo, superiore in media a più di sette volte al limite di legge. 
 
All’esito delle attività, la serra e lo stupefacente trovato, che avrebbero fruttato proventi intorno ai 40 mila euro, nonché i materiali per la coltivazione, la pesatura e suddivisione in dosi sono stati messi sotto sequestro; due responsabili sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cuneo, mentre gli altri due giovani coinvolti sono stati segnalati alla Prefettura cuneese per uso personale di sostanze stupefacenti.

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