FOSSANO - Il pm chiede l’ergastolo per la “mente” dell’attentato anarchico ai carabinieri di Fossano

Alfredo Cospito ha annunciato che continuerà lo sciopero della fame: “Condannato in un limbo senza fine”. Per la compagna e coimputata Anna Beniamino chiesti 27 anni

Redazione 05/12/2022 15:40

Il procuratore generale Francesco Saluzzo, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto per l’anarchico Alfredo Cospito l’ergastolo e dodici mesi di isolamento diurno per l’attentato alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano del 2006. La richiesta è stata formulata durante l’udienza d’appello che si sta svolgendo a Torino. Per la compagna di Cospito, Anna Beniamino, la Procura ha chiesto 27 anni e un mese.
 
“Condannato in un limbo senza fine, in attesa della fine dei miei giorni. Non ci sto e non mi arrendo ma continuerò il mio sciopero della fame per l'abolizione del 41 bis e dell'ergastolo ostativo fino all'ultimo mio respiro per far conoscere al mondo questi due abomini repressivi di questo Paese”, ha detto Cospito, ripreso dall’agenzia Ansa, in una dichiarazione spontanea nel corso dell’udienza che si è aperta a Torino. L’anarchico, sotto regime del 41 bis, è collegato in video conferenza dal carcere di Sassari.
 
Il militante della Federazione anarchica informale (Fai) rischia l’ergastolo per l’attentato alla scuola allievi carabinieri fossanese, quando due ordigni vennero fatti esplodere nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2006. Per questo episodio Cospito è stato condannato a 20 anni, ma la Corte d’Appello di Torino, presieduta da Piera Caprioglio, dovrà decidere se rideterminare la pena alla luce del pronunciamento della Cassazione che ha riconosciuto il reato come “strage politica”. In aula è iniziata la requisitoria del procuratore generale Francesco Saluzzo e del pm Paolo Scafi. In collegamento, dal carcere di Rebibbia, anche Anna Beniamino: “Questo è un processo politico” ha detto, per “una strage senza strage attribuita senza prove”.
 
Alla fine delle dichiarazioni spontanee, i compagni dei due anarchici presenti in aula hanno lanciato slogan tra cui “se vai con il nucleare ti tocca zoppicare”, un chiaro riferimento all’attentato avvenuto a Genova nel 2012, quando l'ad dell'Ansaldo Nucleare venne gambizzato. Per questa vicenda Cospito è stato condannato.
 
Gli anarchici in corteo hanno chiesto la liberazione di Alfredo Cospito per le vie di Torino. In circa 250 si sono mossi dal presidio davanti a Palazzo di Giustizia, dove si sta svolgendo l’udienza d’appello. In apertura il corteo un striscione rinforzato con dei pannelli, mentre in prima fila antagonisti indossano dei caschi. Alcune scritte sono state fatte sui muri delle banche, mentre un barista, che si era lamentato per gli atti vandalici, è stato malmenato. Sono stati accesi fumogeni e fatte esplodere diverse bombe carta. Il corteo è arrivato in corso Regina Margherita, in direzione del mercato di Porta Palazzo.

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