RACCONIGI - Ruba creme al supermercato e viene beccato: condannato un giovane di Racconigi

Secondo la commessa del punto vendita di Fossano il ragazzo sarebbe stato “recidivo”. Già il giorno prima era stato sorpreso a rubare tra gli scaffali

a.c. 06/05/2022 09:25

Era “recidivo”, secondo le testimonianze degli addetti di un punto vendita Mercatò a Fossano, il giovane denunciato nel febbraio 2019 per furto.
 
Il ragazzo sarebbe stato notato da una commessa già il giorno prima dell’episodio per cui poi è finito a processo ed è stato condannato dal tribunale di Cuneo. La dipendente, che l’aveva notato una seconda volta intento ad aggirarsi tra gli scaffali, aveva quindi avvisato il responsabile della sicurezza del supermercato. Arrivato al banco dei cosmetici, quest’ultimo era stato interpellato con fare ostile dal sospettato, il quale gli aveva anche domandato “cosa avesse da guardare”.
 
Magro il bottino che i carabinieri hanno recuperato in seguito dalle mani di A.F., cittadino italiano di origini nordafricane, residente a Racconigi. In due borse di plastica aveva creme di bellezza per circa 140 euro. Il giovane, incensurato ma con precedenti di polizia, era stato arrestato in flagranza e sottoposto ai domiciliari.
 
Per lui il pubblico ministero Alessandro Borgotallo aveva chiesto una condanna a due anni e due mesi di carcere, con mille euro di multa. A sfavore dell’imputato, ha argomentato il rappresentante dell’accusa, deponevano alcune circostanze: “Le creme sono state trovate in una borsa che non è quella del supermercato. Inoltre non ha esibito nessuno scontrino e il direttore del supermercato ha subito riconosciuto i prodotti”. L’addetto alla sicurezza aveva escluso che si trattasse di un cliente abituale: “Il suo atteggiamento è tipico di chi commette un reato. Un paio di volte era già stato tratto in arresto per furto aggravato per furto aggravato dalla Questura di Torino”.
 
L’avvocato Giulia Dadone, difensore dell’imputato, ha ricordato per contro come la perquisizione domiciliare a carico del giovane avesse dato esito negativo: “Ci sono lacune probatorie. L’addetto alla sicurezza non ha compiuto alcun controllo su di lui, ha solo ipotizzato che avesse occultato della merce in base alle dimensioni della giacca. Il soggetto è uscito a mani vuote ed è poi stato fermato dai carabinieri, non sappiamo però se la borsa con le creme fosse del supermercato perché nel verbale non se ne fa menzione”.
 
Ritenuta provata la responsabilità dell’imputato, il giudice Lorenzo Labate lo ha condannato a otto mesi di reclusione e 850 euro di multa.

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