NUCETTO - Accuse di lesioni gravi per un’automobilista dopo lo scontro con un motorino sulla Statale 28

A bordo dello scooter viaggiavano due giovanissime che riportarono pesanti danni. Secondo un teste il guidatore avrebbe accostato senza inserire la freccia

a.c. 10/02/2021 11:50

 
C’è un testimone diretto nel processo per lesioni personali a carico di L.L., l’uomo che alla guida di una Panda era stato coinvolto in un incidente con un motorino avvenuto il 2 agosto 2018 lungo la Statale 28.
 
Poco prima dell’ingresso nell’abitato di Nucetto, nei pressi della località Fabbrica, lo scooter aveva urtato l’automobile che lo precedeva. Le due ragazze a bordo, entrambe residenti a Ceva, avevano riportato gravissime ferite nonostante indossassero il casco. Per la conducente del mezzo, non ancora diciottenne, la frattura di femore, tibia e omero. Peggio ancora era andata alla passeggera, sua amica e coetanea, che dopo essere stata sbalzata sulla strada ha dovuto affrontare la perdita dell’occhio destro e una decina di fratture al volto, tra cui quelle al naso e alla mascella.
 
Un residente sostiene di aver visto la Panda rallentare e accostare a bordo strada senza però inserire la freccia, poco prima che il ‘cinquantino’ impattasse contro l’auto: “Da dove mi trovavo potevo vedere tutto ciò che accadeva, con una visuale diretta sul conducente dell’auto” ha affermato il teste, che era stato anche il primo a sopraggiungere sul luogo dell’incidente e ad avvertire i soccorsi. Circa l’atteggiamento di L.L. nell’immediatezza, il testimone ha detto: “L’ho visto avvicinarsi a una delle ragazze dicendo ‘avete visto cosa mi avete fatto? Mi avete rovinato la macchina’”.
 
Nel corso della stessa udienza è stato ascoltato anche il perito di parte civile, secondo il quale “la posizione del motorino rispetto alla vettura dà indicazione di una manovra di emergenza posta in essere dalla conducente per evitare l’urto contro l’auto che si stava fermando”. Il consulente ha ipotizzato che la Panda potesse aver superato poco prima il ciclomotore, mentre quest’ultimo procedeva a velocità ridotta. In seguito però ne avrebbe ostruito la traiettoria fermandosi a bordo strada: “Se si suppone che questa sia stata la dinamica dei fatti, non si può contestare a chi guidava lo scooter il mancato rispetto della distanza di sicurezza.
 
Nella prossima udienza, fissata per l’11 ottobre, si terrà l’esame degli altri testi di parte civile e di un consulente medico legale nominato dall’assicurazione dell’imputato.

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