FARIGLIANO - Allarme truffe digitali a Farigliano: falsi messaggi a nome dell'Agenzia delle Entrate

Il Comune e la polizia locale avvertono i cittadini: "Non cliccate sui link e non fornite dati personali"

Alessandro Nidi 28/12/2025 07:32

Il Comune di Farigliano lancia un avviso importante alla cittadinanza per mettere in guardia contro una nuova truffa digitale che sta circolando in questi giorni attraverso WhatsApp ed e-mail. I messaggi fraudolenti utilizzano impropriamente il nome e il logo dell’Agenzia delle Entrate con l’obiettivo di sottrarre dati personali e bancari agli utenti. Secondo quanto segnalato dalla polizia locale, si tratta di un classico caso di phishing, una tecnica sempre più diffusa e sofisticata che punta a ingannare i cittadini facendo leva su presunti rimborsi fiscali. L’analisi dei messaggi evidenzia numerosi elementi che ne confermano la natura fraudolenta. In primo luogo, l’Agenzia delle Entrate non comunica mai rimborsi a mezzo WhatsApp, SMS, e-mail con link cliccabili o canali non ufficiali. Inoltre, le amministrazioni pubbliche non chiedono mai di confermare dati sensibili attraverso collegamenti esterni. I messaggi truffaldini si presentano spesso con formule generiche come “Gentile Contribuente”, senza indicare nome, codice fiscale o riferimenti personali, elementi che invece caratterizzano sempre le comunicazioni ufficiali. Ulteriori segnali di allarme sono rappresentati dalla promessa di un rimborso immediato, modalità che non esiste nelle procedure fiscali reali, e dalla presenza di codici di accesso fittizi pensati solo per rendere il messaggio più credibile. Anche le firme e le diciture utilizzate, come “Assistenza Clienti”, non corrispondono a quelle ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Il Comune invita pertanto i cittadini a non cliccare su alcun link, a non inserire dati personali o bancari, a eliminare immediatamente il messaggio e ad avvisare familiari e persone più vulnerabili, spesso bersaglio privilegiato di questo tipo di truffe. “Le truffe digitali sono sempre più frequenti e difficili da riconoscere - sottolinea la polizia locale -. Condividere queste informazioni è fondamentale per proteggere l’intera comunità”. Si ricorda infine che le comunicazioni ufficiali avvengono esclusivamente mediante canali istituzionali come il cassetto fiscale, la PEC o la posta tradizionale.