CARRU' - Furto ‘in famiglia’: coppia di Carrù denuncia il fidanzato della figlia

In assenza dei genitori, la ragazza e il suo compagno si sarebbero introdotti in casa per rubare alcuni oggetti di valore

a.c. 02/07/2019 15:05


Non è un furto qualsiasi quello che due coniugi residenti in una borgata di Carrù denunciano di aver subito lo scorso anno, il giorno prima di Ferragosto. A introdursi nella loro abitazione sarebbero stati infatti la figlia e il suo convivente dell’epoca, che oggi si trova a processo per furto.
 
La madre della giovane ha ricostruito i fatti in aula, precisando che già dal mese di febbraio sua figlia era andata a convivere a San Michele Mondovì con l’imputato R.M.: una relazione contrastata dai genitori e oggetto di numerosi litigi, a seguito dei quali la giovane aveva deciso di lasciare la casa di famiglia. “Una separazione molto sofferta - racconta la mamma - anche perché se n’è andata senza dire nulla: è sparita da un giorno all’altro, per giunta licenziandosi da lavoro”.
 
Quel pomeriggio, spiega, l’abitazione era vuota perché tutta la famiglia era ad assistere un parente all’ospedale di Mondovì. La figlia, non disponendo delle chiavi di ingresso, aveva chiesto alla madre quando avrebbe potuto recuperare alcuni suoi oggetti: sapeva quindi che non avrebbe trovato nessuno in quel momento.
 
Quanto accade dopo verrà riferito alla donna, al suo rientro, dai vicini della borgata: la figlia e il suo compagno sarebbero stati visti entrare in cortile, salire sul fienile e forzare una portafinestra difettosa al primo piano dopo aver scavalcato la ringhiera del balcone. A ‘fare strada’, secondo quanto affermato dai testimoni, sarebbe stata la ragazza. I due si sarebbero poi allontanati, questa volta dal retro, lungo una stradina dove pochi minuti prima un residente aveva notato una Bmw chiara parcheggiata, con alcune persone a bordo.
 
Ai Carabinieri di Dogliani, dopo aver trovato i portagioie in disordine e alcuni cassetti aperti in camera da letto, la signora e suo marito hanno denunciato la sparizione di alcuni oggetti di valore: un orologio in acciaio e oro, un altro orologio lasciato in eredità alla signora dalla nonna e un paio di occhiali da sole di marca. Questi ultimi sono poi stati ritrovati dai militari nel corso di una perquisizione a casa dei due ragazzi: la giovane ha sostenuto che fossero di sua proprietà, ma sono stati sequestrati e riportati alla madre.
 
All’esito degli accertamenti, la Bmw posteggiata - di cui era stato preso il numero di targa - è risultata intestata a un ventiduenne di Mondovì, che a bordo di quello stesso veicolo era già stato fermato in precedenza in compagnia dell’imputato. Per questo lo stesso il ragazzo era stato indagato per concorso in furto ma è stato in seguito prosciolto dalle accuse.
 
Verrà ascoltato nella prossima udienza, il 25 ottobre, insieme all’imputato e alla ex compagna di lui, che pur restando in stretti rapporti con l’uomo è tornata nel frattempo a vivere con i genitori.

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