GARESSIO - Garessio dice addio a Luigi Salvatico, il suo più anziano alpino di Russia

Il reduce della Cuneense aveva festeggiato il 102esimo compleanno lo scorso ottobre. Salvò il fratello durante la ritirata e fu prigioniero di tedeschi e sovietici

a.c. 12/04/2022 19:12

L’ultimo compleanno, il numero 102, lo aveva festeggiato a ottobre nell’Opera Pia Garelli, la casa di riposo di Garessio. In quell’occasione erano venuti a fargli gli auguri il sindaco Ferruccio Fazio e l’assessore Pierandrea Camelia, insieme a familiari e rappresentanti del gruppo ANA di Garessio e della sezione ANA di Ceva.
 
Luigi Salvatico era il più anziano reduce di Russia a Garessio. Con la sua morte, annunciata oggi (martedì 12 aprile), si perde un pezzo importante della memoria storica del paese. L’ex “penna nera” era nato nel 1919 a Valcasotto, anzi nella borgata oggi scomparsa di Moscardina, dove ha vissuto parecchio tempo prima di trasferirsi a Garessio. Come artigliere del gruppo “Mondovì” nel IV Reggimento Artiglieria da montagna partecipò alle campagne in Francia, Albania e Grecia, quindi partì con la Divisione alpina Cuneense alla volta della Russia e visse in prima persona la tragedia della disfatta e la ritirata. Nei giorni del ripiegamento ebbe modo tra l’altro di salvare da morte certa il fratello Paolo, che aveva ritrovato insieme a un cugino e a un amico di Pamparato. Paolo stava accusando i primi sintomi di congelamento al piede ed esortò il fratello a proseguire senza di lui, ma lui con l’aiuto del cugino Pierino e del loro amico Andrea continuò a trascinarlo per giorni utilizzando un mulo. Il 4 febbraio il ferito sarebbe stato finalmente caricato su una tradotta per l’Italia a Belgorod.
 
Anche Luigi riuscirà a tornare in patria, dove gli verrà amputata parte dell’alluce sinistro in fase di congelamento. Dichiarato di nuovo abile, venne inviato al Brennero e qui catturato dai tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Gli ex alleati lo spediranno in un campo di lavoro a Vienna e infine a scavare trincee per ostacolare l’avanzata russa. Fatto prigioniero dai sovietici e deportato in Russia, Salvatico rientrerà finalmente a casa alla fine del 1945, dopo sei interi anni di guerra.
 
Il Santo Rosario sarà recitato giovedì 14 aprile alle 19,30 nella parrocchia di Santa Caterina a Garessio, mentre i funerali si terranno venerdì alle 10. Luigi Salvatico lascia le figlie Delfina e Vilma, il fratello Lorenzo e i nipoti Marco e Alessia.

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