CEVA - Gatta abbandonata con quattro micini a Ceva, nei guai due donne

I gatti erano stati messi in adozione tramite la Lida: pochi giorni dopo un carabiniere forestale li ha trovati a bordo strada. L’associazione si è costituita parte civile

in foto: i quattro gattini nell'annuncio pubblicato dalla Lida

a.c. 24/03/2021 19:41

Era stata una coppia di passaggio in auto, in una zona boschiva tra Ceva e Paroldo, a notare ai margini della carreggiata la presenza di due micini: appena al di sotto del piano stradale c’erano altri due gattini e la loro mamma, apparentemente abbandonati.
 
La fortuna ha voluto che le due persone sull’auto, il maresciallo dei carabinieri forestali di Ceva Manuele Cavagnoli e sua moglie Barbara, si siano dimostrate molto più umane con loro rispetto a chi li aveva lasciati senza cibo né acqua in un’area popolata anche da animali selvatici e predatori. “La gatta si è fatta subito avvicinare, si vedeva che era domestica e pulita” ha raccontato il maresciallo in tribunale a Cuneo, aggiungendo: “Penso fosse stata abbandonata da poco perché non ci sono case nei dintorni, ma lei e i suoi micini non sembravano affamati”.
 
I due avevano allertato una loro amica, volontaria della Lida, perché si prendesse cura degli animali in attesa di un’adozione. Il giorno dopo il carabiniere era venuto a conoscenza del fatto che proprio la sezione Lida di Carrù, Mondovì e Ceva aveva pubblicato di recente su Facebook un annuncio nel quale si chiedeva di trovare una sistemazione almeno provvisoria per una mamma gatta e i suoi quattro piccoli a Ceva, dal momento che la persona che li aveva in custodia non poteva lasciarli insieme ai suoi tre cani. I gatti nella foto, come confermato da una veterinaria, erano con ogni evidenza gli stessi che sarebbero poi stati ritrovati dal maresciallo.
 
Per questo motivo le due donne i cui numeri di telefono erano associati all’annuncio, N.D.B. e S.S., sono finite a processo con l’accusa di abbandono di animali in riferimento ai fatti dell’agosto 2019. All’epoca le due, originarie di Settimo Torinese (To), avevano preso un capannone nel comune di Ceva, dove affermavano di aver trovato la “famigliola” felina: “Un volontario della Lida ha telefonato al numero di S.S. per chiedere dove fossero stati sistemati i gattini. Una voce maschile gli ha risposto che erano stati dati in adozione da parte di sua moglie”.
 
Nel procedimento penale la Lida si è costituita parte civile contro le due imputate. La vicenda ha comunque avuto un lieto fine, dal momento che la mamma e i suoi micini hanno tutti trovato casa. Il prossimo 23 giugno il giudice ascolterà altri testi.

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