VILLANOVA MONDOVÌ - Guerra di spie tra due aziende plastiche del Monregalese?

I fratelli Marco e Stefano Forzano sono a processo con l’accusa di rivelazione di segreto: ad accusarli un’impresa concorrente, dopo la scoperta di una “gola profonda”

Andrea Cascioli 11/11/2025 14:50

Per l’accusa si è trattato di un attacco sleale a un concorrente, per la difesa invece è una vicenda complessa inserita in una “guerra di spie” tra due aziende monregalesi, entrambe attive nella produzione di materie plastiche. Da un lato la Flextech di Villanova, vittima della presunta rivelazione di segreto. Dall’altro la 2 Gamma di Mondovì i cui manager, i fratelli Marco e Stefano Forzano, sono ora a processo. Ad avviare l’indagine è stata la denuncia dell’amministratore delegato e cofondatore di Flextech, dopo il ritrovamento di un pacchetto anonimo nel deposito aziendale dei corrieri. Conteneva un telefonino senza protezione pin, ha spiegato il querelante: “Ho scoperto che in Whatsapp c’erano comunicazioni di un mio dipendente con i due fratelli”. Il dipendente in questione, D.A., entrato anni prima come semplice operaio, era l’allora responsabile della programmazione e produzione nell’azienda villanovese. Un ruolo apicale in un’impresa di successo specializzata nella produzione di film tecnici per vari ambiti industriali, dalle pale eoliche agli yacht fino all’automotive. Lo stesso ambito in cui opera la 2 Gamma, ben conosciuta dall’autore della querela: “I titolari - spiega - sono i figli del fondatore della Ipm, dove ho lavorato per quasi vent’anni”. Nel cellulare, poi risultato intestato ai vertici della 2 Gamma, c’erano, oltre alle chat, molte informazioni sensibili: “Nomi di nostri clienti, ricette relative ai prodotti forniti, solleciti di richiesta sulle persone a cui rivolgersi in Flextech per finalizzare la vendita, foto e screenshot delle macchine, richieste di approfondire la natura dei film e come fossero stati sviluppati”. I concorrenti “invogliavano a reperire informazioni” su tutto questo. Uno dei profili nelle chat era denominato “mio” ed era l’utenza aziendale Flextech del responsabile produzione. L’ex dipendente infedele ha patteggiato in seguito una condanna. Nel processo contro i presunti mandanti dell’azione ha deposto, per la difesa, Bartolomeo Forzano, presidente della società 2 Gamma e in passato delle Industrie Plastiche Monregalesi, storica industria di materie plastiche soffiate. Forzano ha menzionato l’esistenza di un patto di non concorrenza tra la Flextech e l’impresa condotta dai tre figli - la terza, Erika, è amministratrice delegata del gruppo. È stata lei, a sua volta chiamata a testimoniare, a parlare dei sospetti che la 2 Gamma nutriva riguardo a possibili fuoriuscite di informazioni riservate: “Mio fratello Marco - ha spiegato - ha detto che da D.A. gli era arrivata voce che qualcuno, in 2 Gamma, facesse la spia”. Si fa anche riferimento al prototipo di un macchinario saldatore che la 2 Gamma, tempo prima, aveva depositato presso la sede di un’impresa villanovese. Questa impresa era guidata da uno dei fondatori della Flextech. In questo contesto, sostiene Forzano senior, l’apporto dell’“infiltrato” nella Flextech sarebbe stato poco rilevante: “Si era proposto di venire da noi e forse ha cercato un po’ di vendersi, portando conoscenze che noi tra l’altro avevamo già”. Il processo è stato aggiornato al 3 marzo per ascoltare gli ultimi testi di difesa.

Notizie interessanti:

Vedi altro