MONDOVÌ - Impennata di contagi a Mondovì: ora sono trentuno, undici in case di riposo

Il sindaco Paolo Adriano alla popolazione: ‘Oltre 2mila mascherine già consegnate. Alla città 118mila euro dal governo per l’acquisto di generi alimentari’

Redazione 31/03/2020 21:29

 
Si aggrava la situazione dei contagi da coronavirus a Mondovì. Nell’arco di queste ore i casi noti sono saliti da 18 agli attuali 31: “Numeri che ci devono certamente far riflettere, ma che non ci devono gettare nel panico” commenta il sindaco Paolo Adriano, precisando che “quest’incremento importante è, infatti, legato alle delicate situazioni delle case di riposo”.
 
Dei 31 casi di positività, undici sono riconducibili al contesto delle strutture per anziani: 9 soltanto alla vicenda della Casa di riposo “Don Rossi” di Villanova Mondovì, che è stata evacuata l’altra notte. “So che è adesso che questo virus ci fa più paura, - continua il primo cittadino - ma restiamo uniti, l’unico strumento che abbiamo è la responsabilità: restiamo a casa e usiamo le precauzioni necessarie”.
 
Prosegue, da parte del Comune, l’impegno nella consegna delle mascherine alle fasce più deboli della popolazione, ed in particolare agli ultrasettantenni: sono state oltre 2.200 le richieste pervenute, circa 2.000 quelle già consegnate. Ma lo sforzo, assicura Adriano, sta continuando nonostante le difficoltà: “So che molti altri le vorrebbero e ne fanno richiesta: come ho già avuto modo di dire sono estremamente difficili da trovare, ma stiamo lavorando per reperirne altre e per acquistare la stoffa per continuare a produrle. Per il momento riusciamo a soddisfare questa richiesta”.
 
Sul fronte della gestione economica della crisi, Mondovì ha ottenuto un finanziamento di circa 118 mila euro grazie al fondo introdotto dal governo, finalizzato all’acquisto di generi alimentari per chi è in difficoltà. L’amministrazione confida che entro fine settimana il Comune sarà in grado di erogare questi aiuti. La linea di indirizzo è che si aiutino quelle famiglie e quei cittadini che sono stati messi in difficoltà da questa emergenza e da queste misure restrittive. Non potrà beneficiarne chi già usufruisce di altre forme di sussidio.
 
“Infine, - conclude la nota del primo cittadino - come molti sindaci d’Italia, ho raccolto l’appello del Presidente della Provincia di Bergamo e ho osservato un minuto di silenzio davanti alle bandiere a mezz’asta del Palazzo Comunale, in segno di lutto per le tante vittime di questo virus e in segno di solidarietà per le comunità più colpite. Mi unisco col pensiero ai tanti colleghi sindaci, ma anche a ciascuno di voi miei concittadini. Stiamo uniti in questa battaglia”.

Notizie interessanti:

Vedi altro