VIOLA - L’anziano malato di Parkinson ringrazia il Soccorso Alpino: “Poteva finire male”

È un 78enne di Avigliana l’escursionista recuperato dall’elisoccorso a Viola: “La mia scalata ha un valore terapeutico”

Redazione 23/06/2025 11:01

Ha preso - virtualmente - carta e penna per ringraziare i suoi soccorritori di aver risposto con prontezza alla richiesta di aiuto, ma anche per rivendicare un amore per la montagna che per lui è uno strumento di cura.
 
Lodovico Marchisio, 78enne di Avigliana in provincia di Torino, è l’escursionista salvato dal Soccorso Alpino sulla ferrata dei Corvi a Viola, nella giornata di domenica. L’anziano, affetto dal Parkinson, era insieme a un’altra persona quando ha accusato un malore: “Ieri poteva finire male perché c’è un limite e per amore della montagna, che è la mia fede, ho superato quello che con tutte le patologie che mi affiggono non mi era più consentito” scrive nella lettera, cogliendo l’occasione per “ringraziare di persona tutti quelli che ieri hanno provveduto al mio salvataggio, primo fra tutti il Soccorso Alpino”.
 
La sua scalata, precisa, era stata programmata: “Ha una finalità importante, visto che è assodato dai medici che per curare il Parkinson si deve andare per forza oltre la semplice camminata”. Nel percorso terapeutico sono quindi previste arrampicate, sci alpino, vie ferrate leggere e attività propedeutiche, tutte monitorate da istruttori abilitati. “È qui che entra in gioco il valore terapeutico del movimento verticale” spiega Marchisio, citando le parole della dottoressa Rossella Morra, medico e assessore ad Avigliana: “Per il Parkinson, camminare non basta. L’arrampicata e lo sci stimolano la dopamina che sotto l’effetto dell’adrenalina sono i cardini fondamentali per rallentare la degenerazione e mantenere le abilità motorie”.

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