PIANFEI - Pianfei, anziano spruzzava spray urticante negli occhi di un cane: il giudice lo condanna

Il 75enne residente a Chiusa Pesio era stato denunciato dal proprietario dell’animale: “I miei cani abbaiano ai passanti, ma non fanno male a nessuno”

a.c. 20/01/2022 19:05

È costato una condanna a due mesi per maltrattamento di animale, più 3300 euro di multa, il gesto di crudeltà di un anziano verso un cane, denunciato da un suo conoscente di Pianfei.
 
Alla vigilia di Natale del 2019, l’uomo si era svegliato verso le otto di mattina sentendo i suoi cani abbaiare. Quando insieme alla moglie si era affacciato dal balcone di casa aveva scorto il 75enne nell’atto di spruzzare qualcosa sul muso di uno dei due animali presenti nel recinto: la cagna, un meticcio di lupo, strusciava il muso per terra come se stesse cercando di trovare sollievo da una sensazione dolorosa.
 
Il padrone era subito intervenuto per chiedere all’autore del gesto di non infastidire i cani. Per tutta risposta, quest’ultimo avrebbe proferito nei suoi confronti frasi di minaccia: “È una persona anziana conosciuta in tutto il paese per queste intemperanze” ha spiegato a processo l’autore della denuncia, aggiungendo che “ogni volta che passava di lì dava fastidio ai cani, sebbene fossero nel loro recinto a fare la guardia”. Questa volta però il proprietario aveva deciso di sporgere querela presso i carabinieri di Villanova Mondovì. Quanto alla cagna, il veterinario che l’aveva visitata le aveva riscontrato un’irritazione agli occhi guaribile con la somministrazione di gocce e in seguito non aveva più dato segni di sofferenza.
 
Dopo le indagini è scattato il rinvio a giudizio per L.L., classe 1944, originario di Busca ma residente a Chiusa Pesio. L’imputazione di minaccia è caduta su indicazione dello stesso pubblico ministero Alessandro Bombardiere, il quale però ha chiesto la reclusione e la multa per il maltrattamento. Per la difesa l’avvocato Giordano aveva domandato di applicare la scriminante della legittima difesa o dello stato di necessità, ipotizzando che l’anziano potesse aver reagito in quel modo perché si era sentito minacciato dai cani. Una tesi a cui il giudice Anna Gilli non ha dato credito e che il proprietario degli animali aveva smentito da parte sua: “Sono dietro a una recinzione alta più di due metri in alcuni punti. Chiunque passi può perfino accarezzarli, non sono affatto aggressivi: però abbaiano agli estranei”.

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