MONDOVÌ - ‘Siamo a Mondovì, non a Indianapolis’: condannato per la gara di velocità

Dopo essersi visto scoperto il giovane rumeno aveva cercato di seminare per due volte i carabinieri, prima in auto e poi a piedi. Stava guidando con la patente sospesa

a.c. 13/11/2019 18:07


È costata una condanna a otto mesi, più 200 euro di multa e un anno di sospensione della patente, la ‘bravata’ di un 26enne sorpreso dai carabinieri di Mondovì a gareggiare in velocità lungo uno dei corsi più trafficati di Breo. A.M. era stato rintracciato al termine di ben due inseguimenti, prima in macchina a sirene spiegate e poi a piedi, dopo che l’altro ‘pilota’ aveva fornito le generalità del giovane. Per tentare ulteriormente di sottrarsi all’identificazione A.M. aveva addirittura incaricato un amico di spostare la sua Bmw, onde evitare che venisse sequestrata. Tutto inutile, dato che i militari l’avevano comunque individuato. I fatti si erano svolti in una sera d’agosto del 2017 in corso Europa. L’appuntato scelto Viglione ha ricordato di aver solo sentito un forte rumore e visto i fari avvicinarsi”: a un tratto si erano materializzate sulla strada una Toyota GT e una Bmw 330, affiancate l’una all’altra e intente a superarsi a vicenda. La gazzella del 112 era riuscita a raggiungere la Toyota, mentre l’autista della Bmw gli tagliava la strada con una svolta azzardatissima su via Manzoni: “Una manovra da pazzi”, secondo il carabiniere.
Il conducente della Toyota, l’italiano 23enne G.T., ha già patteggiato una pena. A.M., di origini rumene e residente a Magliano Alpi, è invece andato a processo, gravato anche dall’accusa di aver gareggiato nonostante gli fosse stata sospesa la patente: il suo difensore ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che non si potesse parlare di una vera gara in assenza di rilevazioni sulla velocità e di superamenti continui tra i due.
Il pubblico ministero Gianluigi Datta, per contro, ha domandato la condanna a otto mesi di arresto: “Oltre a mettere a rischio l’incolumità dei conducenti delle auto, soprattutto si mette in pericolo quella di chi in quel momento potrebbe essere investito da persone che credono di essere a Indianapolis”. Il giudice Anna Gilli ha aggiunto alla pena proposta la sanzione pecuniaria e la sospensione della patente.

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