Lo scorso 11 maggio a Carmagnola, di fronte a una nota azienda di produzione di ghisa e alluminio, una pattuglia della Polizia Stradale sottoponeva a sequestro amministrativo un'auto, lasciata in sosta sulla pubblica via, priva di copertura assicurativa. All'intestatario del mezzo, assente al momento del sequestro, veniva successivamente notificata la sanzione amministrativa di 849 euro, oltre al sequestro del mezzo e le spese previste per la rimozione.

 

Il proprietario presentava poi ricorso, sostenendo che l'auto gli fosse stata rubata dal giardino il giorno stesso. L'uomo riferiva di aver allertato il 112, che aveva inviato una pattuglia per l'accertamento del reato e l'avvio delle ricerche. Il 12 maggio l'uomo presentava poi denuncia formale per furto presso la Polizia.

 

Gli accertamenti evidenziavano poi che l'auto, al momento del sequestro, era chiusa e non presentava segni di effrazione. Un'incongruenza che portava ad ulteriori approfondimenti, estesi all'azienda presso la quale si trovava l'auto. Il proprietario di quell'auto era dipendente della suddetta azienda: l'11 maggio aveva effettuato regolarmente il suo turno di lavoro, proprio nell'orario in cui la vettura veniva sequestrata. L'uomo, così, veniva convocato per fornire chiarimenti in merito al presunto furto dell'auto: a quel punto, quest'ultimo ammetteva di aver denunciato falsamente il furto per sottrarsi alle sanzioni contestategli. L'uomo è stato denunciato per simulazione di reato, procurato allarme e falso.