Guasti, sistematici ritardi, mezzi sovraffollati, incendi. Ora il sequestro di diciotto pullman e un’indagine della Procura della Repubblica di Cuneo con cinque persone indagate. La situazione dei trasporti pubblici in valle Tanaro era da tempo sotto la lente d’ingrandimento degli amministratori del territorio: stamattina sono scattati controlli da parte della Polizia Stradale tra Ceva, Imperia e Ormea, nelle sedi di Riviera Trasporti. Sui mezzi che servono la valle Tanaro sono come detto scattati i sigilli, che hanno comportato il blocco totale delle corse lungo le linee Ceva–Viola–Saint Gréé, Pamparato–Roburent–Mondovì e Imperia–Ormea–Mondovì. Alla base dei controlli e del fermo alcune verifiche di sicurezza sui mezzi e su presunte irregolarità nella manutenzione. La settimana scorsa il sindaco di Garessio Luciano Sciandra aveva annunciato un esposto alla Procura dopo aver personalmente verificato le condizioni di sovraffollamento sulla linea Ormea-Ceva. Da questa e da altre precedenti segnalazioni è nata l’inchiesta che ha portato ai sequestri odierni: sarebbero cinque le persone iscritte al registro degli indagati per attentato alla sicurezza dei trasporti e falso documentale. Secondo quanto emerge, a segnalare alcune situazioni di pericolo sarebbero stati in alcuni casi gli stessi autisti in servizio per l’azienda. Le aziende del consorzio Granda Bus, in stretto coordinamento con l’Agenzia della Mobilità Piemontese e con la Regione Piemonte, sono attualmente al lavoro per riorganizzare i servizi e garantire, a partire da domani, la riduzione al minimo dei disagi per i cittadini. "La situazione, straordinaria e non prevedibile – ha dichiarato in una nota l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi – richiede il massimo impegno da parte di tutti . Stiamo lavorando insieme agli operatori del consorzio per assicurare la continuità del servizio pubblico a un territorio che già da tempo subisce i disservizi causati da questa azienda di trasporto per altro, già sanzionata più volte dall'Agenzia della Mobilità Piemontese. I cittadini non hanno alcuna responsabilità e meritano risposte rapide e concrete".