CAMERANA - Trovati resti umani durante il restauro della torre di Camerana, potrebbero essere sepolture medievali

Il rinvenimento nell'area dove fino al 1930 sorgeva il castello. Si attende la datazione delle ossa

Un'immagine della torre di Camerana dal sito del circuito 'Turris'

Samuele Mattio 26/11/2020 11:04

Resti umani sono stati trovati nei pressi della torre di Camerana. Si tratta di una scoperta fatta nei giorni scorsi durante i lavori di restauro della torre, eseguiti grazie al finanziamento del Gal Langhe e Roero e della Fondazione CRC. Delle lastre di pietra nei pressi della torre hanno incuriosito gli esperti (i lavori vengono eseguiti con l’assistenza di uno studio di archeologia n.d.r.) e dai conseguenti scavi sono emersi resti umani. 
 
Si pensa che appartengano a quattro persone, al momento non ci sono stime per quanto riguarda l’epoca a cui risalgono, ma è presupponibile possano essere sepolture medievali. Il luogo del ritrovamento corrisponde a dove fino a novant’anni fa sorgeva il castello. Gravemente lesionato nel 1889 da un terremoto, diventò di proprietà del Comune nel 1930 e l’ente decise di abbatterne le parti pericolanti. Restò soltanto la torre, divenuta il simbolo di Camerana.
 
I corpi sono ora al vaglio della Soprintendenza regionale, a Torino. I tecnici effettueranno la datazione delle ossa per collocare le sepolture nel tempo.
 
Il paese c’è entusiasmo. Il ritrovamento potrebbe dare nuovo valore al sito, rivitalizzando il turismo in zona. “L’obiettivo è quello di proseguire con gli scavi - spiega il sindaco di Camerana Massimiliano Romano -, nei prossimi mesi chiederemo supporto alle fondazioni per aggiungere un pezzo di storia al nostro paese”. “Già il primo intervento (ancora in corso n.d.r.) era volto a valorizzare la torre - continua il primo cittadino -, non ci aspettavamo questo ritrovamento che ha destato molto interesse”. Ora il sito è stato coperto e messo in sicurezza, in attesa di nuovi scavi, mentre i lavori per il restauro della torre proseguono.
 
La prima menzione di ”Cameriana” in un documento storico risale al 998, in un diploma di Ottone III.  Una cassaforte dovrebbe essere all’origine della torre che domina la strada tra le valli Bormida e Belbo. Per secoli di proprietà dei signori Del Carretto, poi dei Saluzzo fino a giungere ai Savoia, nel 1631. Poi il terremoto e la distruzione, ma oggi, come l’araba fenice, potrebbe rinascere grazie al ritrovamento. Ad oggi la torre fa parte del cirucuito 'Turris', che ha l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibili e aperte al pubblico 14 torri e fortificazioni medievali di Langa, Monferrato e Roero.
 

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